Tamburini: basta alle morti per uranio impoverito
Ennesima tragica morte di un militare italiano causata dal continuo contatto con l’uranio impoverito. Un tenente colonnello del 9° reggimento Col Moschin è deceduto per una più che presunta contaminazione con la sostanza radioattiva ed in base ai dati forniti dall’Osservatorio militare siamo ormai a quota trecentodieci, un numero impressionante di nostri ragazzi in divisa impegnati nelle numerose missioni all’estero ed il cui comportamento ha dato lustro alla Nazione che hanno perso la vita per un costante contatto con questa micidiale sostanza.
La cosa che mi sconcerta ed amareggia è l’assordante silenzio di tutti, Autorità militari e civili, grande stampa e media in genere attorno a queste tragiche morti , quasi che si trattasse di fatalità o comunque originate da altri improbabili motivi. Io chiederò con forza ai vertici nazionali del partito di mettere in campo ogni e qualsiasi iniziativa atta ad appurare la verità ed a riconoscere alle famiglie dei soldati morti in servizio, i doverosi riconoscimenti morali e materiali. Questi ragazzi hanno portato pace e democrazia in tanti martoriati paesi e continuano a farlo , rischiando tutti i giorni la vita e meritano rispetto , riconoscenza e massima attenzione. Non sono accettabili squallidi giochetti sulla loro pelle.
Bruno Tamburini
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