Stagione Lirica. Ottima inaugurazione al Goldoni con la Traviata

di Alessandra Rossi

Ottima inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro Goldoni con la Traviata a cui ho assistito ieri sera. Ho apprezzato molto l’ottima direzione di Carlomoreno Volpini che, con eleganza e sicurezza, ha ottenuto, dalla sempre ottima Orchestra Regionale  Toscana, una sonorità compatta e vibrante che ha sottolineata gli aspetti più  intimi, drammatici e passionali della partitura.
Stupenda la performance della protagonista Silvia Pantani che ha dimostrato  perfetta padronanza del ruolo incantando il pubblico con acuti brillanti e  sicuri, agilità perfette, grande eleganza e magnetismo scenico. Ottime le  prestazioni degli altri protagonisti il tenore Angelo Fiore e il baritono Hyun  Kyu Ra, coadiuvati da giovani comprimari tutti provenienti dal Cantiere Lirico e da Opera Studio, elemento questo che evidenzia la sensibilità che il nostro Teatro dimostra nei confronti dei giovani artisti.
Una sicurezza, come sempre, il Coro Regionale diretto dalla mano esperta e
sapiente di Maurizio Preziosi. Mi è piaciuta la regia di Renato Bonajuto che ha portato perfettamente in scena l’atmosfera di benessere e libertà sessuale degli anni ’60 dando una chiave di lettura incentrata sul tema della solitudine e dell’abbandono della protagonista che, nel corso dell’opera viene “scarnificata” moralmente e fisicamente, deprivata di ogni ricchezza materiale e intellettuale giungendo,
nel terzo atto, ad una morte terribile che mette in scena la frase da lei pronunciata nel primo atto “sola, abbandonata, in questo popoloso deserto che appellano Parigi”. Violetta muore infatti sola, povera, in mezzo alla strada in un non-luogo onirico e immaginario circondata dai distaccati fantasmi di coloro che, dopo averla accompagnata alla rovina, la lasciano sola in povertà e disperazione.

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