Spesso un governo forte può essere migliore di uno debole

Qualche giorno fa ho letto un intervento di Solimano e devo dire che da lui non mi aspettavo nulla di diverso, oggi quello di SEL, quasi identico, la solita tiritera sull’inutilita’ della guerra, l’Onu, la partecipazione democratica , insomma una serie di luoghi comuni che io non riesco ad apprezzare.
E’ vero, anche lui e Sel come il sottoscritto sono contrari all’intervento americano in Siria, ma le loro motivazioni divergono totalmente dalle mie. Certamente il dittatore siriano e’ crudele e sanguinario, il suo regime ha causato e sta causando migliaia di morti , probabilmente anche con l’uso di armi chimiche ma davvero qualcuno pensa che il suo abbattimento militare o “politico” che sia portera’ pace , sicurezza e democrazia in quella martoriata area?io credo che sia estremamente improbabile trovare nel mondo qualcuno che sia contrario ai principi ed ai valori della democrazia, qualcuno che apprezzi un regime dittatoriale, che plauda ad un colpo di stato , che non desideri preminente la volonta’ del popolo da affermarsi in libere elezioni ed anche il sottoscritto ormai da decenni si e’ “rassegnato” a questa idea, ma ritengo che un limite, in circostanze eccezionali possa e debba esserci. Penso alla vicenda, per rimanere in epoca recente, dell’Iran , quando venne abbattuto lo Scia’ Reza Pahlavi con il compiaciuto aiuto degli Stati Uniti, perfetti imbecilli in politica estera ed ebbe inizio il regime integralista islamico, penso anche alla primavera araba sempre ben vista dai soliti imbecilli americani , in particolare con l’abbattimento di Gheddafi,che ha portato la Libia nel caos ed in una guerra civile strisciante (per ora) , penso all’Egitto che con la defenestrazione di Mubarak si era avviato verso una teocrazia pericolosissima, ancora una volta grazie ad Obama e sta’ affogando in un mare di sangue. Questi erano regimi dittatoriali altrettanto crudeli ed oppressivi di quello in Siria, ma costituivano un formidabile baluardo all’avvento del fanatismo islamico e soprattutto alla presenza di Al Qaeda nella regione e di conseguenza una forte protezione dell’occidente , ora il risultato finale e’ che non esiste un minimo elemento democratico in quei paesi ed i terroristi hanno campo libero. Certo , la violenta repressione da parte dell’esercito in Egitto e’ sicuramente da condannare , cosi come sono da condannare le reazioni barbare ed inumane dell’esercito siriano, ma una domanda le anime belle e candide, presenti in massima parte nella sinistra. che vivono nella bambagia (per ora) dovrebbero porsela, e’ preferibile avere governi deboli e falsamente democratici, quando va bene, utilizzati come base dai terroristi o mantenere al potere odiosi regimi dittatoriali che pero’ ti diano garanzia piena contro l’infiltrazione massiva di Al Qaeda? Se non ricordo male fu Formica a dire che la politica e’ sangue e merda, bene , la politica internazionale lo e’ ancora di piu e qui, molto spesso la teoria e’ una cosa , la realta e’ cosa ben diversa. So già che mi attaccheranno una marea di ciottoli, ma io sono per la nostra sicurezza, anche perche convinto che il rimedio sia sempre peggiore del male.

 Bruno Tamburini, consigliere comunale Pdl

Riproduzione riservata ©