Sosta selvaggia e l’ambulanza non passa, e io ho rischiato grosso
Ieri pomeriggio,sono stato dimesso,dal’ospedale Livorno 3° Padiglione per un intervento al menisco. Dopo tre ore e mezza, che ero a casa, ho avuto un sincope.
Mia moglie tempestivamente ha allertato il 118, l’ambulanza della Misericordia di Livorno,è arrivata pochi minuti dopo, ma, data l’ora (19.40 circa) non è stato possibile arrivare sotto casa in modo tempestivo a causa della sosta selvaggia. In particolare erano state lasciate auto in sosta selvaggia, dove sono stati appiccicate tutte le attività di ristorazione della zona.
I clienti per non perdere la fila non si sono preoccupati minimamente di levare l’auto e nessun commerciante, è andato incontro a mio figlio di quindici anni, che poverino, si sbracciava e chiamava l’ambulanza, nessun commerciante che da anni si è stabilito in questa piazza, è uscito per segnalare all’ambulanza la via più veloce, magari facendo spostare subito macchine in sosta vietata.
L’ambulanza è giunta a sirena spiegata, e la clientela è rimasta ferma in modo di non perdere la fila.
Se invece di una sincope era un infarto grave potevo essere morto. Dopo aver spesso denunciato a parole e scritto su social, una gravità di zona (di quartiere), ritengo per il bene comune, di dover presentare un esposto alle autorità competenti, in modo che nessun abitante di piazza Mazzini, debba trovarsi nelle mie stesse condizioni di gravità, per colpa della sosta proibita e per aver disposto in maniera sbagliata, l’apertura di negozi che trattano le stesse cose, concentrati in 40 metri lineari.
Dopo l’esposto interesserò se non dovesse bastare, tutti gli abitanti per risolvere la sicurezza, che vede coinvolti tutti gli abitanti dove sono stati concentrate tutte le attività di ristorazione, perché ognuno di noi può avere bisogno di un’ambulanza, e di essere soccorso, in maniera decorosa con tempestività.
David Marianucci.
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