Sos casa. Solidarietà alle famiglie in difficoltà ma facciamo chiarezza

Da qualche mese, nella nostra città, si sta muovendo un nuovo comitato composto da alcune famiglie e diversi singoli (fuoriusciti o “espulsi” dal nostro comitato diritto alla casa) che ha deciso di interessarsi all’emergenza abitativa. Il nuovo comitato, chiamato “sfrattati ex Usl” si è fatto promotore di alcune occupazioni abitative, più o meno stabili, ultima delle quali proprio in questi giorni nel quartiere Coteto. Ovviamente alle famiglie, italiane e straniere, che vivono un disagio abitativo e che decidono di occupare un alloggio tenuto sfitto e mai utilizzato, va tutta la nostra solidarietà. Non possiamo però tacere su alcuni particolari che reputiamo importanti.
La rissa avvenuta questa mattina di fronte alla nuova occupazione, tra responsabili del comitato e genitori dell’asilo, situato praticamente all’interno dello stabile occupato, è la dimostrazione della scarsa serietà e organizzazione che caratterizza questo nuovo soggetto. Scarsa serietà che mette, prima di tutto, in pericolo le stesse famiglie che decido di occupare per necessità e che si affidano all’aiuto di personaggi sulla cui onestà e coscienza avremmo molto da ridire. Una gestione così maldestra rischia,quindi, di appesantire ulteriormente il già difficile rapporto, che si è sempre basato sulla solidarietà, tra lavoratori che hanno ancora la fortuna di avere un tetto sulla testa e chi invece è stato colpito da questa crisi ormai sempre più pesante.
Reputiamo ancora più grave la presenza, costante o meno, all’interno del suddetto comitato di personaggi legati alla Lega Nord locale e l’approccio mistificatorio, pericoloso e poco lungimirante tenuto da alcuni rappresentanti del comitato in occasione di consigli comunali e iniziative pubbliche. Abbiamo purtroppo dovuto sentire frasi come “ danno le case solo agli immigrati”, “a noi degli altri sfrattati non ci interessa, pensiamo solo alle nostre famiglie…” e via dicendo. Il problema non è affatto, o almeno non solo, ideologico. Dire che gli immigrati sono privilegiati rispetto agli Italiani è prima di tutto una falsità. I dati dimostrano il contrario. In una città dove l’ormai cronica emergenza abitativa è causata da speculazioni edilizie, palazzinari e gestioni politiche totalmente sbagliate, alimentare una vera e propria guerra tra lavoratori e residenti ( Livornesi e stranieri) che vivono il medesimo problema abitativo serve solo a spostare l’attenzione da quelle che sono le vere cause dell’estremo disagio in cui vivono migliaia di famiglie. Serve ad imboccare un vicolo cieco che non porta da nessuna parte. Siamo convinti, inoltre, che se vogliamo davvero cambiare questa situazione dobbiamo cercare di includere tutti i cittadini e lavoratori che vivono lo stesso disagio. Pensare di vincere questa battaglia pensando solo al nostro piccolo orticello è sicuramente sbagliato e poco lungimirante.

Comitato diritto alla casa

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