“Sonia, eri una stella. Ti ricordiamo con Bob Dylan”
Ecco il ricordo di Sonia Matarese, sindacalista e bidella del Cecioni, scomparsa recentemente, da parte di alcune amiche.
La lettera ricordo – Ci sono persone che passano come meteore nella tua vita, altre che restano come stelle fisse: le ammiri o le guardi da lontano, altre ancora con cui ti sembra di aver sempre viaggiato. Sonia era una di queste ultime. ‘Ciao, sono Sonia, la bidella, anche se il termine mi piace poco, mi pare riduttivo di tutto quello che ho fatto nella vita, volevo sapere come stai, bimba! Ti avevo visto così triste ieri!”. “Ti avverto che ho lasciato per te due piantine in portineria, ormai i miei davanzali del secondo piano ospitano l’orto botanico, mancano i cartellini ma io ho memoria e scrivo di volta in volta: Aeonium, Ipomea”. “E poi se mi guardi su sbn e per favore mi dai i riferimenti di John Updike Amico farfalla, nella nostra biblioteca non c’è!”. “Sai non importa tu ti disturbi a cercare il testo di James Ensor a Lucca. Ho trovato un libricino a Roma.. me lo son fatto comprare da amici… per il disturbo che ti ho recato una marmellatina di arance amare che ridarebbe l’energia a un morto!”. Morto tutto questo? Finito nel Nulla di cui anche lei dubitava? Non ci possiamo credere che tanta ‘energia’ e vitalità e voglia di vivere possano essere dimenticate. La grande famiglia del Cecioni, ma anche il Buontalenti e tante altre persone hanno sentito l’imperativo categorico di esserle vicine in quel passaggio verso l’altra vita. Solo chi non lascia eredità di affetti, poca gioia ha dell’urna!.
E con le note di Bob Dylan che l’hanno accompagnata al Buon Dio vogliamo ricordare il vento della sua voce che ancora soffia di noi:
How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, ‘n’ how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, ‘n’ how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind,
The answer is blowin’ in the wind.
Lucia Niccolini
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