Sì a una Ztl in centro per una città più umana

Spett.redazione, se ci fosse qualche dubbio su chi vuole che Livorno resti all’incirca quella che è se non peggio,  basta leggere le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti dei commercianti. Sarà sempre troppo alto il rischio che venga istituita una vera area pedonale, una Ztl che si rispetti, per una città più umanizzata e civile e con una minore incidenza di contrarre un tumore.  Quindi meglio che non cambi niente o che nemmeno ci si provi nell’eventualità che senza scomodare il Tirolo, Livorno rischi di diventare una città Toscana. Si antepone la parola “lavoro” e si fa coincidere l’ipotesi di un piano del traffico con quella della “desertificazione”.  Come se i loro colleghi che operano in contesti che hanno effettuato scelte che a Livorno si discutono trent’anni dopo, vivessero su Marte. E’ vero che ogni cambiamento strutturale deciso per una città incapace di migliorarsi, necessita delle opportune valutazioni. Ma è anche vero che a forza  di premesse cautelative  e di retromarce si è perso un treno dietro l’altro. I commercianti sono una categoria rappresentata e non si può fare di ogni erba un fascio.  In molti di loro per es. sembra prevalere una diversa apertura mentale. Gli abitanti invece, definiti un po’ impropriamente residenti in un centro che di residenziale non ha niente, che ruolo hanno? A parte sporadiche eccezioni, sono senza voce: ignorati, quando non boicottati da tv locali  e  da assessori che si negano, il più delle volte sono all’oscuro dei rischi  che si corrono nel vivere in una città-garage tra le polveri, lo stress e un alto tasso d’incidentalità. In quanti tra i soggetti che vengono classificati come classe dirigente o società civile in questa città, riflettono sul valore preliminare di questi aspetti? Quando si smetterà di pensare che salute e vivibilità non possono considerarsi merce in saldo? Ci sembra fin troppo facile anticipare, che senza un cambio improvviso quanto improbabile di mentalità, nella sostanza non cambierà niente. Si tratta solo di aspettare la prossima puntata di una nota telenovela.  Anche se  speriamo sinceramente di sbagliarci.

Distinti saluti
Paolo Cascinelli  per “Vivere il centro”
Ivo Lenzi
Maria Sinatti

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