Sepolta la ricapitalizzazione Aamps

Il voto sull’AAMPS del Consiglio Comunale di lunedì è in sostanza epocale. Per la prima volta ha detto stop alla politica dei debiti fatti per privilegiare gli amici e ripianati con le casse del Comune e quindi a carico dei cittadini. Infatti, nessuno dei due documenti in discussione – l’emendamento Cannito (Città Diversa) su cui hanno confluito le altre opposizioni e quello della Giunta Nogarin che ha prevalso per un voto – ha proposto la ricapitalizzazione AAMPS, che è stata per settimane e fino ad ieri l’incrollabile tesi salvifica degli ultras corporativi del PD e del sindacato CGIL. Così nei prossimi sette giorni la Giunta esaminerà solo se è possibile trovare uno strumento migliore del concordato preventivo per fare immediatamente quella profonda ristrutturazione dell’Azienda, indispensabile per salvarla dal tracollo cui l’hanno portata le Amministrazioni Cosimi e i Consigli di Amministrazione succedutisi. L’emendamento Cannito dice che questo strumento c’è e lo indica, la Giunta ha sostenuto finora che lo strumento indispensabile è l’intervento del giudice tramite il controllo del concordato preventivo. In ogni caso, la tesi della ricapitalizzazione AAMPS è sepolta e Livorno ha per ora scongiurato il peggio (anzi, non sappiamo come certa stampa possa riassumere il voto scrivendo che il PD avrebbe lanciato una fune al M5S, facendo intendere una inesistente centralità PD). I Liberali livornesi auspicano che discutere sui fatti e non sulle promesse sia d’ora in poi il criterio del Consiglio Comunale per dirimere i conflitti democratici tra i diversi progetti contrapposti.

Liberali Livorno

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