Sel: invitiamo tutte le forze della sinistra mercoledì alle “primarie delle idee”
Si è riunito giovedì scorso nella sede di via Gori il Coordinamento di Sinistra Ecologia e Libertà. L’unanime approvazione delle delibere da parte dell’intero Gruppo Dirigente, è stato ancora una volta emblematico di una compattezza e coesione all’interno del Partito, contrariamente a quanto emerso sulla stampa nei giorni scorsi.
Il Coordinamento conferma di essere unitariamente impegnato nella complessa operazione di edificazione di una alleanza che, partendo dall’esempio regionale di “Toscana Democratica”, allarghi il confronto a tutti quei soggetti, associazioni, singoli cittadini – in primo luogo chi di questa discussione si è già fatto interprete – che intendano partecipare con il proprio autonomo contributo alle “primarie delle idee” luogo deputato non alla mediazione politica ma alla originale redazione di un programma di governo della città che si basi sull’innovazione e la discontinuità rispetto alla amministrazione in scadenza.
Per questo, prima di avviare il percorso, SEL invita tutte le forze della sinistra (IdV, PD, PdRC, Alba, Uniti per Cambiare Livorno, Buongiorno Livorno, amici di Barca) ad un confronto di condivisione del percorso, sulla base di queste affermazioni programmatiche, poste come base del confronto da svolgere mercoledì 29 alle ore 21 nella propria sede di via Pietro Gori 21.
Livorno non può essere programmata come un territorio compreso tra il Romito e lo Scolmatore. Deve essere modificata la logica del Piano Strutturale, prevedendo da subito un Piano di Area Vasta condiviso, in particolar modo per la relazione tra le grandi infrastrutture e per la gestione delle criticità ambientali, che permetta scelte di gestione del territorio non conflittuali col resto della costa. Questa riflessione parte dal sistema sanitario; condividiamo il Piano regionale che prevede diversi livelli per i presidi ospedalieri e fissa standard del servizio condivisi? Se sì, dobbiamo definire i contorni del sistema livornese, in relazione con la struttura pisana, in particolar modo per gli interventi extra ospedalieri. Questo può permettere un approccio diverso alla questione quale nuova struttura ospedaliera, rispetto alla localizzazione del nuovo nosocomio così come fino ad oggi determinata.
Dire che il modello di governo della città è esaurito (affermazione già fatta dal centrosinistra nell’individuazione della candidatura Cosimi nel 2004) per noi significa modernizzare l’approccio ai valori della comunità livornese così come i nostri padri e le nostre madri ci hanno dato e come noi vogliamo lasciare ai nostri figli ed alle nostre figlie.
Rilanciare quindi gli strumenti di una città inclusiva, abitazioni, sistema integrato dell’infanzia, cura per gli anziani e per i disabili, è azione non compromettibile con altri obiettivi. La rivisitazione delle entrate e delle uscite dell’amministrazione ha questa priorità delle priorità, perché senza “i soccorsi pubblici” esiste solo la carità pelosa. Mantenere il Comune come espressione autonoma del governo della comunità; ovvero utilizzare la rivisitazione della capacità di entrata e di spesa per difendere quell’autonomia. Ridurre al minimo, nell’assenza di una politica di sostegno all’iniziativa pubblica locale, le funzioni in cui il Sindaco opera come ufficiale di governo, destinando le risorse risparmiate ad obiettivi scelti autonomamente.
Costruire una macchina amministrativa adeguata ai tempi, valorizzando la risorsa umana disponibile e ridisegnando una macrostruttura che i fatti hanno dimostrato inadeguata rispetto agli obiettivi perseguiti.
Azzeramento degli accordi sulle strutture dirigenziali e di responsabilità diffusa, legando le scelte alla nuova macrostruttura partendo dal principio della corresponsabilità nel perseguimento degli obiettivi.
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