Sel: “Il sindaco eviti prese di posizione strumental​i: senza visione unitaria nessuna strategia anticrisi”

“Responsabilità e coerenza”. E’ quello che Sinistra Ecologia Libertà chiede al sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in merito alle scelte riguardanti lo sviluppo futuro del Porto di Livorno, parte essenziale di una strategia di rilancio dell’area che non può essere abbandonata paventando scenari fuori dalla realtà dei fatti. In una lettera aperta indirizzata al primo cittadino e firmata daAndrea Ghilarducci, coordinatore provinciale di SEL, e da Giuseppe Brogi, coordinatore regionale del partito, si esprime grande preoccupazione per la discussione che si è aperta tra Comune, Provincia, Regione e Autorità Portuale di Livorno e si auspica che Nogarin assuma una posizione atta a “rispondere allo sviluppo e al futuro di una città e non alle logiche locali e nazionali del suo partito.
“Per questo – si legge nella lettera – ci permettiamo di invitarla a utilizzare al meglio questi giorni per partecipare al procedimento, anche alla luce del Consiglio comunale di venerdì 5 dicembre, evitando atteggiamenti strumentali che hanno caratterizzato il peggio della vecchia politica”.

Di seguito il testo integrale.

Signor Sindaco,
siamo molto preoccupati della discussione che si è andata aprendo tra Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Autorità Portuale di Livorno e Regione Toscana sugli atti di iniziativa pubblica che dovrebbero costruire le premesse di una strategia anticrisi nell’area livornese. Senza unità di visione sarà difficile invertire la rotta sulla concorrenzialità d’area di un territorio nel quale vengono al pettine i nodi dell’assenza di una politica industriale nazionale ed i ritardi della risposta dei governi locali.

Il mandato che i territori avevano indirizzato alla Autorità Portuale di Livorno, dopo la nomina a Presidente Gallanti, era quello di una programmazione che portasse a scelte razionali di programmazione ed investimenti infrastrutturali, al fine di rilanciare un porto all’altezza della sfida e farlo tornare il primo del Mediterraneo. Con molte peripezie, siamo arrivate a definire un Piano regolatore nuovo e a dare una sterzata forte nella riorganizzazione del lavoro portuale, con impegno diretto e sostanziale della stessa Autorità Portuale che ha individuato in ALP il fornitore esclusivo di manodopera in porto.

Le scelte del Prg del Porto di Livorno – vorremmo ricordare – riguardavano anche altri territori: Pisa, con l’integrazione con l’aeroporto, Collesalvetti, col centro intermodale e l’autoparco, ma anche la non conflittualità con altri asset dello sviiluppo del territorio. Pensiamo, per esempio, all’annosa discussione sulla messa in sicurezza dello Scolmatore e sul pieno utilizzo dei Navicelli non facendoli interferire col porto di Livorno, su cui serve un ruolo chiaro dell’amministrazione comunale.

La proposta di un Patto per Livorno della Regione Toscana, con la messa in campo di adeguate risorse da parte della Regione Toscana e del governo anche tramite l’Autorità Portuale, risponde, quindi, alla necessità di valorizzare la principale infrastruttura livornese, il porto come volano della ripresa.

Ma senza il nuovo atto di programmazione delle aree portuali tutto rischia di essere inutile. Non è un caso, signor Sindaco, che una serie di successi del porto negli ultimi sei mesi siano successivi alla dimostrata volontà di concludere questo percorso, uno per tutti l’investimento delle Ferrovie per potenziare il collegamento.

Lei invece si concentra sul fatto che la Regione Toscana vuole escludere il Comune di Livorno da queste scelte, e per dimostrazione cita la nuova legge urbanistica regionale, la numero 65.

Vorremmo ricordarle che quella legge è nata anche sotto la pressione di movimenti ecologisti, partiti come il nostro e la stessa consapevolezza della maggioranza di Governo della Regione Toscana che vi era la necessità di mettere la parola fine ad una infausta politica, di molti comuni, di cementificazione dell’ambiente toscano, politica trasversalve e con situazioni giudiziarie che hanno travolto le stesse amministrazione, pensiamo ad alcuni casi all’Isola d’Elba per non andare troppo molto lontano. La vecchia legge 1, a detta di molti comitati ambientalisti e intellettuali come il Prof. Settis, attribuiva all’eccessivo pari ordinamento tra Enti presente nella vecchia legge uno di motivi di scelte negative per l’ambiente ed il territorio. Da qui la necessità di una regia che armonizzasse le scelte. Nello stesso tempo, l’attuale legge sull’urbanistica prevede comunque 60 giorni di tempo per il pronunciamento dei comuni prima che la Regione decida definitivamente. Inoltre, non va dimenticato che questa legge va controcorrente, perchè a livello nazionale si tende ad escludere comuni e regioni dalle scelte sulle infrastrutture dichiarate di rilevanza nazionale.

Sig. Sindaco, Lei ricorderà certamente che SEL Livorno, attraverso il suo Consigliere Mauro Romanelli, non si è tirata indietro – in Consiglio Regionale – nel respingere letture di relazioni tra Enti che penalizzassero la sua amministrazione, per esempio nella vicenda dell’Autorità Idrica Toscana, vecchia di poche settimane.

Per questo ci permettiamo di invitarla a utilizzare al meglio questi giorni per partecipare al procedimento, anche alla luce del Consiglio comunale di venerdì 5 dicembre, evitando atteggiamenti strumentali che hanno caratterizzato il peggio della vecchia politica.

Per esempio, evitando di assecondare allarmismi ingiustificati come quello del suo partito, il Movimento 5 Stelle, per cui Darsena Europa sarebbe come la TAV e una operazione a rischio di infiltrazioni mafiose. La buona politica della sinistra in Toscana non ha mai avuto collussioni con la mafia. Nello stesso tempo, crediamo che anche l’Assessore Aurigi sappia che il trasporto via mare costituisce una delle risposte di maggiore sostenibilità ambientale nella logistica, a differenza della TAV e del trasporto su gomma, e ci preme ricordarle cosa Lei ha dichiarato da Sindaco nella conferenza stampa riportata il 19 novembre scorso sul Corriere Fiorentino: “…c’è la necessità poi di una riqualificazione urbana …di creare nuove infrastrutture pubbliche come il passaggio dell’Alta Velocità”. Signor Sindaco ma questa posizione è stata concordata con il suo partito di riferimento?

Signor Sindaco, noi che siamo contro la TAV in un contesto che fa scempi ambientali e che abbiamo sostenuto l’Assessora Marson nella revisione di una Legge Regionale urbanistica, che non hanno altre regioni in Italia, noi che stiamo sempre con i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno rischiano di perdere il posto di lavoro, Le chiediamo responsabilità e coerenza perchè ora deve rispondere allo sviluppo e al futuro di una città e non alle logiche locali e nazionali del suo partito.

Andrea Ghilarducci
Coordinatore Provinciale SEL Livorno
Giuseppe Brogi
Coordinatore Regionale SEL Toscana

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