Sel: finalmente anche a Livorno il registro delle unioni civili

Finalmente anche a Livorno è partito il registro delle unioni civili con il voto di ieri in consiglio comunale.
Come partito appreziamo la posizione del Sindaco Nogarin a riguardo la sua “disobbedienza” alla circolare del Ministro Alfano che invita i Prefetti a rendere nulle le trascrizioni dei matrimoni gay all’estero.
SEL Livorno già propose nel 2010 attraverso il suo consigliere Lamberto Giannini l’istituzione del registro unioni civili, ma la mozione fu bocciata dagli stessi alleati del Pd, che scelsero di prendere tempo e lavorare all’istituzione del certificato convivenza anagrafico, uno strumento che non ha stessa valenza del registro.
Siamo stati chiari anche quando è stata ricostruita l’alleanza di centro-sinistra attraverso le primarie e successivamente con la candidatura a Sindaco di Marco Ruggeri, che nel caso di vittoria uno dei primi atti sarebbe stato la definizione del registro unioni civili perchè da troppo tempo questa città aspettava questa scelta.
Una scelta che in realtà fu intrapresa nel 1999, attraverso l’approvazione di una mozione specifica con primo firmatario Luca Bussotti, all’epoca consigliere comunale e segretario cittadino dei DS, ma non ci fu mai l’effettiva istituzione del registro.
SEL Livorno prende atto positivamente del voto favorevole di tutti i 7 consiglieri comunali del PD al registro unioni civili, un segnale politico chiaro in controdenza per quanto avvenuto nelle stesse ore in cui a Firenze un cospicuo consiglieri comunali del PD compreso il Sindaco Nardella si sono astenuti o sono usciti dall’aula al momento del voto sulla mozione presentata dal consigliere SEL Tommaso Grassi che richiedeva al Sindaco di trascrivere i matrimoni gay all’estero.
In questo quadro invitiamo il Sindaco Nogarin a interlocuire con gli altri sindaci toscani che già si sono espressi positivamente sulla trascrizione dei matrimoni gay, perchè siamo preocuppati dell’asse Fassino/Nardella che vuole creare un registro a parte in cui trascrivere i matrimoni gay, una forma che rischia di essere solo discriminatoria.
A questo aggiungiamo l’assenza sino ad oggi del Governo Renzi che aldilà di proclami non ha fatto niente e prendiamo come come esempio l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che è stata richiesta a gran voce questa estate dal Ministro Alfano leader del Nuovo CentroDestra.
L’abolizione dell’articolo 18 è stata portata a compimento negli stessi giorni in cui Alfano con la sua circolare apre un forte condizionamento a destra sulle scelte in materia diritti civili del Governo delle “larghe intese” e del “patto del Nazareno”, con Premier Matteo Renzi, segretario nazionale del PD.
Circolo SEL Franca Rossi di Livorno

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