Seconda commissione disertata: fatto gravissimo

Tre avvenimenti di questi giorni apparentemente scollegati tra loro in realtà sono strettamente interconnessi: la stangata sull’acqua dovuta al varo dell’aumento delle tariffe del 6,5% votato dai sindaci, la bocciatura in 2° commissione del bilancio (poi si è scoperto che non era presente il numero legale a causa delle assenze dei consiglieri del Pd) ed il flop delle società partecipate del comune, tutte con i bilanci in affanno. Partiamo dalla bocciatura del bilancio, che si è consumata nella seconda commissione, voto poi annullato per mancanza del numero legale, ma che conserva lo stesso tutta la valenza politica. I consiglieri del Pd hanno disertato la 2° commissione e si tratta di un fatto gravissimo considerato che la discussione e l’approvazione del bilancio è l’atto fondamentale della amministrazione. Questo la dice lunga sullo scollamento esistente tra la forza che si candida a governare nuovamente la città, con una maggioranza raccogliticcia e debole, e i cittadini che hanno bisogni urgenti e importanti di carattere sociale e sanitario. Passiamo all’ennesimo aumento in fatto di tariffe, in questo caso quelle dell’acqua, stabilito dall’Autorità Idrica dell’Acqua e votato dai sindaci, ancora una volta costi e disservizi tutti a spese solo di noi cittadini. Anche qui è impressionante il silenzio della maggioranza che si candida a governare. Che le società partecipate e controllate abbiano fallito il loro compito è ormai sotto gli occhi di tutti, ma nessuno riesce a indicare una strada seria per migliorare l’efficienza e la produttività di queste aziende. Eppure in Toscana una strada è stata aperta con al privatizzazione al 100% di ATAF. Si tratta di un caso di forte innovazione politica che però sembra non aver toccato la cultura politica del partitone livornese.

 Marco Ristori
Portavoce di Livorno Democratica

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