Sciopero del 25. Buongiorno Livorno: una grande occasione persa

Come largamente previsto, la manifestazione collegata allo sciopero generale promosso dai sindacati Cgil-Cisl-Uil è diventata in primo luogo l’occasione per attaccare e criticare la giunta guidata da Nogarin. Bastava la presenza di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – in piena campagna elettorale in vista delle prossime consultazioni in primavera – a orientare il giudizio su quello che sarebbe stato l’indirizzo dell’evento.  Ma era soprattutto la piattaforma di “lancio” dello sciopero a destare sconcerto e irritazione: infatti il documento, condiviso da sindacati e Confindustria, oltre a non menzionare mai il Jobs Act sposa appieno il programma elettorale del Pd locale e regionale, dal conferimento delle società partecipate alle grandi società pubblico-private, che comporterebbe esuberi e/o tagli del salario, al famigerato progetto – bocciato ripetutamente dai livornesi – del “nuovo ospedale” come volano dello sviluppo. Del resto, che i segretari dei tre sindacati abbiano preferito rimanere nell’ombra e dare spazio a Rossi per il proprio comizio elettorale (e ricordiamo come fra i bersagli del presidente della Regione, oltre a Nogarin, ci sia stato anche il segretario Fiom-Cgil Maurizio Landini) rende palese la volontà politica di strumentalizzare sciopero e manifestazione.
Insomma, una grande occasione persa – fra l’altro proprio Buongiorno Livorno aveva invocato da tempo la necessità di uno sciopero generale – che non contribuisce all’unità dei lavoratori e delle varie vertenze occupazionali aperte. I tanti e rumorosi fischi indirizzati a Rossi, assieme al fatto che circa la metà dei manifestanti ha preferito lasciare il corteo prima dell’arrivo, lo testimoniano.
Buongiorno Livorno condivide l’amarezza e il disagio di molti lavoratori presenti ieri alla manifestazione e auspica ancora una volta un salto di qualità da parte di chi ha responsabilità di rappresentare i lavoratori, per contribuire ad arginare la deriva occupazionale della città e favorire l’unità e il protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici livornesi.
Concludiamo con una nota sull’assenza del sindaco di Livorno: anche per lui un’occasione persa, perché ieri avrebbe dovuto e potuto partecipare alla manifestazione o quantomeno intervenire assieme a Rossi. L’incontro a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la questione TRW era programmato nel tardo pomeriggio e la sua presenza nel comizio finale non avrebbe ostacolato l’altro fondamentale appuntamento. E, nel caso di impedimento personale, l’attuale giunta avrebbe dovuto comunque partecipare e intervenire, o con la vice-sindaco o con l’assessore con  delega al lavoro.

Direttivo Buongiorno Livorno

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