Scene a “luci rosse” nei giardini della stazione

Buonasera, da sempre la Stazione ferroviaria di Livorno, come quella di quasi ogni altra città purtroppo, è un luogo poco raccomandabile: prostituzione, spaccio, uso di sostanze e furti sono all’ordine del giorno: il degrado trova facilmente rifugio nei giardini antistanti la struttura.

A questo proposito vorrei condividere l’ennesima scena raccapricciante vista consumarsi sulle panchine intorno alla fontana antistante l’ingresso principale.
Nella giornata di oggi, mercoledì 18 novembre, intorno alle 11 del mattino un anziano, libidinoso nonostante l’età parecchio avanzata, stava comodante seduto in compagnia di tre ragazzette zingare: le mani di lui piacevolmente fra le cosce di una di queste e quelle delle altre a “massaggiare la patta dei pantaloni” di lui.
Alla mia occhiataccia, notata da due delle ragazze, han risposto continuando con più entusiasmo il loro passatempo.
Userei l’accaduto come spunto per una riflessione collettiva su come, in pieno giorno e sotto gli occhi dei più, sia possibile assistere a scene del genere.
E’ questa l’immagine di benvenuto che la città vuol dare a se stessa, ed ai pochi turisti che la visitano, alla sua porta di ingresso?
Mi chiedo, inoltre, se le figure dei vigili in bicicletta non potrebbero essere utili in questo contesto, rimanendo di stanza fissi alla stazione.

Cordiali saluti,
Marco

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