Romano: rete del gas? Aspetto la strategia del Comune

Il mio gruppo ha espresso un voto contrario in Consiglio comunale sulla delibera riguardante il percorso di vendita della gestione delle reti gas da parte di Asa. Si tratta in sostanza di una privatizzazione ancor più netta, perché se in Asa almeno la proprietà resta legata al territorio (non la governance), con questa mossa anche questo non sarà più garantito. Dato che la procedura si basa su un obbligo di legge, per prendere in considerazione un voto favorevole ho chiesto un segnale di attenzione su alcune questioni, la più importante delle quali riguarda che fare con il ricavato della futura gara: dato che i milioni incassati da ASA per la vendita della società commerciale del gas (Asa Trade) ad Eni sono stati stornati alle banche creditrici, ho chiesto che almeno stavolta il denaro non venga risucchiato per tamponare i debiti ma investito per ripubblicizzare almeno in parte il servizio idrico, con benefici tariffari e di investimenti per i cittadini. Inoltre, potremmo pensare di utilizzare parte del denaro per entrare nella compagine societaria del soggetto che si aggiudicherà la gara. Ho fatto l’esempio di Toscana Energia, in cui i comuni di Pisa e Firenze rappresentano i soci pubblici di riferimento, per ipotizzare un nostro ingresso nella società che vincerà la gara, per far capire quanto sia importante che i servizi pubblici – anche se privatizzati per legge facendosi beffe del referendum – restino in ogni caso legati alle comunità del territorio in cui vengono gestiti. Mi è stato risposto che questi aspetti verranno valutati in seguito, perciò aspetterò il seguito per valutare volentieri da parte mia un voto a sostegno di una precisa visione strategica del Comune di Livorno, principale socio di ASA.

 Andrea Romano – Candidato alle primarie per “Livorno cambia” e Italia dei Valori

 

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