Romano: “Rifiuti? Messina- Livorno 10 a 0, almeno migliorate Effetto Venezia”

Ho letto le motivazioni descritte dai 5 Stelle per giustificare l’aumento della Tari e le altre difficoltà che hanno incontrato nel gestire la patata bollente Aamps: un’azienda “tecnicamente” fallita per i revisori, con debiti e sprechi, ecc.
Tutte questioni risapute da tempo, di fronte alle quali le uniche iniziative di rilievo durante il primo anno della “nuova era” sono state il blocco dell’estensione del porta-a-porta e l’aumento della tariffa, già a livelli record a causa delle precedenti gestioni, che criticai a suo tempo fino a farmi defenestrare dalla commissione comunale di controllo.
Vale la pena allora confrontare la realtà di Livorno con quella di Messina, dove l’azienda dei rifiuti non è solo “tecnicamente” fallita ma addirittura posta in liquidazione, dopo indebitamenti, emergenze e scandali di ogni genere: il nuovo sindaco ha chiamato subito a dirigerla l’ex assessore di Capannori Ciacci ed il manager Raphael Rossi, snobbati a Livorno prima dal PD e poi dai 5 stelle (che poi si lamentano se AAMPS continua ad avere difficoltà).
Ebbene, solamente in questo primo anno di nuova gestione, nonostante una situazione di gran lunga più grave rispetto ad AAMPS e partendo da una raccolta differenziata tra le peggiori in Italia, a Messina l’azienda dei rifiuti è riuscita a realizzare risparmi per 3 milioni di euro, tagliando sprechi e migliorando la differenziata, ha intercettato finanziamenti per il porta-a-porta da Comieco e Conai, ha approvato un codice interno di disciplina e un regolamento acquisti trasparenti, introdotto sgravi fiscali e apposite aree per il compostaggio domestico e collettivo, realizzato una piattaforma di selezione per la differenziata, esteso il porta-a-porta a 12mila abitanti (con riduzione tariffaria) e pianificato l’estensione a 100mila abitanti entro un anno, ha attivato già l’estate scorsa il servizio per la differenziata nelle strutture balneari, distribuito a Natale un buono sconto per chi conferisce rifiuti elettrici-elettronici, ecc.
Ecco spiegata la mia insistenza in questi anni perché Aamps venisse affidata a veri esperti. Dopo un confronto impietoso ed impressionante come quello tra Livorno e Messina spero che l’amministrazione finalmente si convinca.
Intanto, un segnale immediato potrebbe essere almeno l’organizzazione di Effetto Venezia “a rifiuti-zero”, che i 5 stelle giustamente chiedevano già nel 2011 per evitare sprechi e degrado.

Andrea Romano – Resistere! Azione Civica

Riproduzione riservata ©