Romano (Idv): Discarica, valutazioni gravissime che attendono risposte

Premesso che dobbiamo fare di tutto per aiutare i lavoratori che si trovano in difficoltà anche (ma non solo) perché qualcuno si è lanciato in progetti sconsiderati, ho sempre fatto e farò di tutto per battermi politicamente contro l’apertura di una o più discariche di rifiuti sulle colline livornesi ed il relativo andirivieni di camion carichi di monnezza, chiedendo lo stesso impegno a chiunque si candidi a guidare la città nei prossimi anni. Ho avuto occasione di leggere la seconda relazione della Commissione ambiente della Provincia, guidata dall’Idv, dopo che la prima è stata citata tra le motivazioni del provvedimento di sequestro del sito.
Nella seconda nota della Commissione (allegata), redatta dopo il sequestro e l’avvio delle indagini, sono contenute notizie a mio avviso gravissime e preoccupanti, secondo le quali le opere realizzate non sarebbero conformi al progetto autorizzato, non ci sarebbero le prove che il fondo sia impermeabile e ci sarebbe il rischio che l’acqua sotterranea non resti a 5 metri dal fondo della discarica, come prevede la legge.
Sarebbero state effettuate senza autorizzazioni modifiche al progetto, definite “non sostanziali” dai progettisti ma che rivestono un’enorme importanza, come una gigantesca trincea drenante lunga 200 metri e profonda 6 al centro dell’invaso e le oltre 50 (cinquanta!) trincee drenanti, anch’esse non autorizzate.
Mi chiedo se queste valutazioni della Commissione provinciale, che non sono politiche ma scaturiscono dai documenti prodotti dal gruppo di lavoro tecnico che ha svolto l’istruttoria, siano state prese in considerazione dalle autorità competenti, visto che sono successive al sequestro e all’avvio delle indagini. In caso contrario mi pare evidente che esse debbano ricevere la necessaria attenzione e i relativi approfondimenti.

 Andrea Romano – Candidato alle primarie per “Livorno cambia” e Italia dei Valori

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