Romano (Idv): Aamps, nomina politicizzata. E gli altri comuni si accaparrano i manager
Sono almeno già tre i casi in cui Nogarin e i suoi hanno messo da parte le promesse elettorali sulle regole e le competenze riguardanti nomine e incarichi, a favore di non specificate diverse valutazioni.
Prima hanno silurato l’unico consigliere già esperto, Cannito, in corsa per la presidenza del Consiglio comunale, con la scusa dell’incompatibilità col ruolo di capogruppo (che in realtà si deroga in caso di gruppi con un solo consigliere), poi hanno elegantemente sorvolato sulla tessera PD dell’assessore Gordiani, che secondo il suo ex-partito è stata regolarmente pagata fino al 2013, nonostante il famoso “bando” per assessori escludesse chiunque abbia avuto tessere di partito dal 2011 in poi. Infine, l’AAMPS: a dispetto dei proclami sul fatto che per le aziende non si sarebbe attinto al gruppo degli attivisti grillini ma a tecnici competenti, Nogarin ha nominato proprio un attivista grillino, trombato due volte alle elezioni a Massa, al vertice di AAMPS, con un curriculum che definirei imbarazzante (studente in radiologia).
Tutto ciò proprio nel giorno in cui la piccola Tivoli ci ha rifilato uno schiaffo morale di quelli grossi, piazzando al vertice della propria azienda dei rifiuti Francesco Girardi, un altro del gruppo dei pionieri di Capannori, manager esperto con laurea in ingegneria per l’ambiente. A Messina hanno invece chiamato Alessio Ciacci, già assessore per 7 anni nella Capannori dei record, mentre nella Parma grillina continua a lavorare Raphael Rossi, con un curriculum enciclopedico e una reputazione cristallina.
Tutta gente che non vale un buon attivista grillino, devono forse aver pensato i nostri nuovi amministratori, sacrificando anche la possibilità di tornare alla figura unica amministratore-direttore, risparmiando uno stipendio da dirigente, come aveva chiesto anche tutta la Commissione Bilancio al sindaco (grillini compresi), non più di due giorni fa. Rimarrà il direttore tecnico e ci credo, visto che l’amministratore è una “figura politica” senza esperienza ma con stipendio a carico delle bollette TIA-TARES-TARI.
Speriamo che questo Di Gennaro impari in fretta e faccia bene, in questo caso vorrà dire che come cittadini saremo stati fortunati, ma amministrare affidandosi alla fortuna e ignorando gli impegni con gli elettori e gli indirizzi del Consiglio non è comunque quel cambiamento che molti si aspettavano.
Andrea Romano – IDV
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