Romano: “Contro la sosta selvaggia non servono i parcheggi gratis”

Non dobbiamo stupirci se tanti livornesi continuano a parcheggiare in divieto di sosta davanti ai locali della “movida”, nonostante i gestori in alcuni casi abbiano pure offerto il parcheggio gratuito a pochi metri di distanza: se posso usare l’auto tendo ad avvicinarmi il più possibile all’obiettivo, perfino se rischio una sanzione. Il problema è culturale e lo si risolve solo chiudendo il centro alle auto, costringendo i non residenti ad entrare con navette, bici e mezzi in condivisione.
Così stanno facendo Oslo, Helsinky, Amburgo, che vogliono diventare car-free entro il 2020, mentre Parigi sta raddoppiando le piste ciclabili e Cambridge pedonalizzando ha fatto rinascere il centro ed i suoi servizi commerciali. A Milano si contano 51 auto ogni 100 abitanti contro le 65 di dieci anni fa, mentre il car-sharing viene utilizzato ormai da oltre 300.000 persone.
E Livorno? L’ex assessore Gordiani, come i suoi predecessori, pare abbia studiato tanto il problema ma poi non ha fatto niente, a parte le solite rotatorie. Eppure abbiamo parcheggi di scambio vuoti e piste ciclabili occupate dalle auto. Senza spendere un euro, basterebbe chiudere il centro, collegare quei parcheggi a navette (con biglietto unico park-bus) e sgombrare le ciclo-piste a suon di carro attrezzi, ed ecco che anche Livorno potrebbe considerarsi una città civilizzata, con meno smog, incidenti, degrado. Grillo predica queste cose da 20 anni, ora sta al M5S mettere in pratica finalmente il programma elettorale.

Andrea Romano – Resistere! Azione Civica

Riproduzione riservata ©