Romano: Aamps, occasione d’oro per Nogarin

Dopo le dimissioni del direttore Fommei, con la sospensione di Di Gennaro l’AAMPS rimane anche senza amministratore.
Come a suo tempo criticai Cosimi per la nomina di Fommei e Chioini all’AAMPS (uno aveva esperienza di rifiuti solo in un comunello della Maremma, l’altro aveva fatto il portavoce del sindaco fino al giorno prima), così ebbi modo di profetizzare problemi per l’azienda quando Nogarin scelse di piazzare al vertice Di Gennaro, studente in radiologia.
AAMPS è una grande azienda, che da lavoro a centinaia di persone e dalla quale dipendono servizi fondamentali per la città, è piena di problemi a partire dai debiti per finire alle tariffe, all’inceneritore e alla gestione di Vallin dell’Aquila. Per questo ho chiesto prima al PD e poi ai 5 stelle di non giocare agli apprendisti stregoni con nomine a casaccio e di andare a prendere il manager migliore che c’è in giro: il nome è quello di Raphael Rossi, famoso per aver rifiutato tangenti e per aver affrontato problemi gravissimi in città come Napoli, Reggio Calabria, Torino e Parma. Ovviamente la sua stella polare è la strategia Rifiuti-zero, fulcro anche del programma dei 5 stelle.
Pochi mesi fa anche il comune di Formia (sindaco PD), ha scelto Raphael Rossi con un bando pubblico nazionale per la guida della “Formia Rifiuti Zero” s.r.l., società totalmente pubblica con un nome che è tutto un programma.
Dal PD livornese riuscii ad ottenere solo una collaborazione con Rossi per l’avvio del porta-a-porta nel quartiere Venezia (nonostante il successo, dopo è stato praticamente allontanato), mentre i 5 stelle dopo Di Gennaro hanno riposto fiducia nel consulente Marzovilla, un architetto che pare abbia il compito di sciogliere AAMPS in Retiambiente s.p.a. (agglomerato creato dalla Regione per privatizzare la gestione dei rifiuti, a caro prezzo) mentre il Consiglio comunale ha approvato a settembre una delibera per fare esattamente il contrario, cioè uscire da Retiambiente.
Mi sembra evidente che AAMPS abbia bisogno più che mai di un manager esperto e competente, che abbia ben chiaro l’obiettivo di mantenere i servizi in mano pubblica e “locale”, tagliare sprechi e inefficienze e abbandonare metodi di smaltimento costosi e inquinanti: con l’uscita di scena di Fommei e Di Gennaro, il sindaco ha l’occasione irripetibile di fare ciò che non è mai stato fatto, cioè nominare una persona senza badare all’appartenenza ma solo all’abilità già dimostrata ed alla fedeltà nei confronti delle strategie di gestione virtuosa dei rifiuti.

Andrea Romano – Resistere! Azione Civica

Riproduzione riservata ©