Ristori (Livorno Democratica): Quella coalizione della paura

Così divisi e così uniti, sembra il titolo di un film in realtà è il ritratto di una alleanza di tre partiti PD, IDV e SEL divisi su tutti i principali temi del governo della città ma uniti dalla paura di perdere, chi il governo della città chi i posti in consiglio e giunta. Pur incalzati dai fatti di cronaca e dagli interventi fatti si sono ostinati a tenere completamente distanti i problemi della città dal dibattito politico. Una atmosfera delle primarie surreale che ha portato in controtendenza a tutta la Toscana 4.399 votanti, contro i 13.386 delle primarie che hanno incoronato Renzi, pensiamo a San Vincenzo, provincia di Livorno, che su 6.967 abitanti i votanti sono stati 2.114, oppure a Rosignano su 31.761 abitanti 3.519 votanti, altra partecipazione cifre da capogiro!

Ma ricordiamo gli argomenti pomo della discordia: nuovo ospedale, rigassificatore, discarica e rifiuti per citare i più noti. Terrorizzati di doverli affrontare hanno escluso dalla partecipazione le associazioni, lasciando solo nelle mani dei partiti programma e dibattito politico. Tutti d’accordo a tacere se non per proclami sterili per ravvivare una atmosfera soporifera che ha disinteressato tutti.

Abbiamo criticato il metodo, abbiamo cercato di alimentare il dibattito politico con i temi che la coalizione della paura ha rifuggito, avevamo avvisato che così la partecipazione sarebbe stata scarsa, ma mai è poi mai ci saremmo permessi di definirle ‘primarie fetecchie’ eppure anche questo è successo per bocca di uno dei candidati. Se non fosse chiaro questa coalizione, dopo essersi auto delegittimata, è già crollata e non basterà la paura per tenerla insieme per governare la città. Il tempo ancora c’è, le persone di buon senso pure ma occorre il coraggio di fare veramente punto a capo ed abbandonare l’alleanza che già in questo mandato che sta finendo è finita.

Marco Ristori

Portavoce Livorno Democratica

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