Ristori (Livorno Democratica): Lo spoil system sulle spalle dei poveri

Una “non scelta” fu definita dal Sindaco Nogarin il taglio alla spesa sociale nel bilancio di previsione del 2015. Non è vero. Si tratta di una precisa scelta politica con ripercussioni più vaste di quelle che inizialmente presentava. Diciamo che il caso più eclatante, l’azzeramento delle social card poteva essere ampiamente compensato con la scelta – del tutto inopportuna e da Corte dei Conti come da noi, per primi, denunciato – di rimborsare gli assessori nei trasferimenti casa-Comune. Scelte dunque. Come quella di non tagliarsi le indennità, ma di devolvere volontariamente il 10% a una Associazione la Reset-Livorno presieduta dal Sig. Enrico Cantone co-organizer del MeetUp Movimento 5 Stelle. E che dire dello spoiling system a cui stiamo assistendo per cui tutta la declamata ‘riorganizzazione’ dei servizi passa attraverso il tagli e bastone alle Associazioni Arci, Caritas, Cesdi per affidarlo direttamente, tra l’altro, a Collecoop e a “Emporio solidale Livorno per tutti” progetto di due attivisti del M5S (Atteritano e Fantini). Manovre politiche, dunque, sulle spalle dei poveri. Ma vorremmo richiamare l’attenzione delle istituzioni competenti anche su un altro fatto. Un’altra scelta politica. Insieme ai tagli feroci si fanno o si proclamano nuove spese. Si prevede il recupero sociale per l’emergenza abitativa di vari immobili come ad esempio l’ex Caserma. Ma come è possibile? Con quali risorse? E come investire su un bene ancora di prorpietà del Demanio e occupato illegalmente? Scelte: precise scelte politiche. Ed infine una domanda al Sindaco: Sig. Sindaco, rassicuri i cittadini la prego, cosa c’era di nascosto, diseconomico e/o sbagliato nei servizi svolti – si afferma, da parte del suo assessore, in maniera ‘monopolistica’- da Arci, Cesdi e Caritas?

Marco Ristori, Direttivo di Livorno Democratica

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