Primarie, l’affluenza è stata una delusione, niente effetto Renzi

I risultati della partecipazione alle primarie di coalizione per l’individuazione del candidato sindaco sono state una grande delusione. Un risultato in netta controtendenza con le città della nostra regione dove si sono svolte le primarie per i sindaci. Contrariamente a tutta la Toscana dove si sono viste riconfermate le cifre delle primarie di Renzi a Livorno con 4.399 votanti siamo di gran lunga distanti dai 13.386. Prendiamo atto che la nostra città è l’unica che non beneficia dell’effetto Renzi. I significati politici di questa scarsa partecipazione sono molteplici, noi cerchiamo di evidenziarne alcuni. Il primo: la formula politica di questa coalizione è sbagliata. Troppa spostata a sinistra. Una alleanza sghemba. Il secondo: questa coalizione è già divisa e litiga su questioni cruciali come la realizzazione del nuovo Ospedale a Montenero, la politica dei rifiuti e il rigassificatore. Il terzo: questa coalizione – che ha deciso di non privilegiare i rapporti autentici con le associazioni della società civile, ma di assere un assemblaggio di segreterie – non riesce ad interpretare i reali bisogni di una società in evoluzione che si sente sempre più avulsa dai riti della politica tradizionale. Queste sono le primarie dove è stato respinto qualsiasi tentativo fatto di portare i problemi della città al centro della discussione politica. Dove abbiamo una coalizione più propensa alla dilatazione della spesa pubblica e alla tassazione che alla incentivazione dell’impresa privata e quindi del lavoro; più attenta alla conservazione che al rinnovamento. E’ brutto ricordarlo, ma noi lo avevamo detto. Le questioni ora sono due: con una così scarsa legittimazione, il candidato sindaco Ruggeri come convincerà i livornesi a votare per il centro-sinistra? Riuscirà il candidato sindaco Ruggeri a svincolarsi dalla politica – sbagliata – fin qui condotta e affrancarsi per guardare ai reali bisogni dei cittadini?

 Marco Ristori portavoce Livorno Democratica