Presidente, capisco la sua amarezza. Se vende pensi anche all’interesse della città

Sono uno dei tanti livornesi che le riconosce il merito di aver riportato e tenuto la squadra della nostra città nelle categorie più ambite dei nostri campionati di calcio nazionali. Di questo le sono grato e non ho mai mancato l’occasione di manifestarlo anche pubblicamente. Ma una cosa in questo momento le voglio dire: non sciupi tutto quello che ha fatto fino ad ora.
Non dubito che lei sia “amareggiato”,deluso dal campionato, e soprattutto stanco, stanco anche delle contestazioni di una parte di tifosi del Livorno che le loro delusioni le manifestano nei suoi confronti. Lo posso capire. E lo posso capire anche perchè sono suo coetaneo e anch’io ,come lei ci sono giorni in cui sento addosso i “morsi” della stanchezza ;non solo fisica. Ma non molli ,non molli cosi in questo momento.
Io ero al “Friuli” di Udine, e mi aspettavo di vedere anche lei. Certamente ci sarà stato un motivo serio che non gli ha consentito di esserci , altrimenti ci sarebbe stato come tutte le altre volte. Ma ,caro presidente,non esserci in questi momenti ,senza una valida e seria giustificazione , può dare l’impressione di “mollare gli ormeggi”. E questo, glielo dico con il cuore non e’ ne producente ne bello.
Finiamolo con dignità questo campionato, mancano ancora due partite e vanno giocate con la stessa intensità di sempre, con l’intensità che dobbiamo metterci fino alla fine,cadendo in piedi ,
lottando ,lottando, lottando sempre ,come lottarono il Bartelloni e i livornesi contro gli Austriaci. Poi, a bocce ferme, faccia quel che deve fare . Ma se cederà la società cerchi di farlo nel modo più giusto, nell’interesse suo,ma anche e soprattutto della città di Livorno. Faccia si che a Livorno Spinelli venga ricordato nel tempo con profondo rispetto e con affetto per tutto quello che ha fatto per la nostra città e i colori “amaranto”.

Nedo Di Batte

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