Prc: linee programmatiche. Ecco il nostro pensiero
In vista della discussione in Consiglio Comunale delle “Linee di Programma di Governo” presentate dalla Giunta, riteniamo indispensabile ribadire il pensiero che da molto tempo andiamo manifestando e che abbiamo ulteriormente rilanciato nel convegno su Porto ed Industria dello scorso autunno e durante i mesi successivi.
Riteniamo che i problemi che deve affrontare Livorno siano così grandi e gravi che abbiano bisogno non di soluzioni contingenti, ma di scelte strategiche chiare e condivise che consentano di cogliere e ordinare le opportunità di sviluppo di cui ha bisogno il nostro territorio, coinvolgendo tutta l’intelligenza collettiva esistente in città.
Come abbia ripetuto per anni alle Amministrazioni precedenti (sempre inascoltati), continuiamo a ribadire la nostra convinzione: per l’importanza e l’enormità dello sforzo richiesto, nessuno può ritenersi autosufficiente, ma serve una capacità di confronto ed unità d’azione con tutti i soggetti interessati al bene della città.
Per questa ragione torniamo a chiedere che l’Amministrazione comunale si dia l’obiettivo di costituire una “Conferenza Permanente dell’Economia e del Lavoro” aperta a tutte le forze politiche, economiche, sociali democratiche e le rappresentanze istituzionali disponibili al confronto ed alla collaborazione sul tema della difesa, del consolidamento e dello sviluppo ed innovazione del sistema economico livornese.
Un luogo di studio, di approfondimento, ma anche di azione politica e di coordinamento interistituzionale che tenga insieme le rappresentanze consiliari comunali e provinciali, i parlamentari nazionali ed europei e i consiglieri regionali espressi dal territorio o disponibili, una rappresentanza della giunta regionale e della presidenza della Provincia, i sindacati, le categorie economiche, le forze politiche.
Una chiave per aprire spazi di collaborazione e coordinamento istituzionale sulle risposte possibili alla soluzione dei nodi dell’economia e del lavoro della città.
Per quali finalità?
1. Operare su base provinciale, regionale, nazionale ed europeo, al fine di affrontare in modo organico e condiviso il problema della disoccupazione e del deperimento progressivo del sistema produttivo locale, attraverso l’elaborazione di un Piano Strategico del Lavoro e dello Sviluppo, coinvolgendo la città ed, in primis, il mondo del lavoro e del non-lavoro.
2. Predisporre un Piano di Investimenti Strategici pubblici e privati;
3. Sviluppare alleanze con altri territori della Costa Tirrenica, a partire da quelli dell’Area pisana e lucchese.
3. Creare d’intesa tra Comuni, Province e Regioni, fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, o altri strumenti, finalizzati sia all’anticipazione delle spettanze CIG o per mobilità, sia a misure di solidarietà e di sostegno nelle fasi di crisi aziendali, anche attraverso l’esenzione dal pagamento dei servizi comunali, a favore delle categorie sociali direttamente toccate dalla crisi.
4. Anticipare, neutralizzare o governare i fattori di crisi economica ed industriale.
Si individua subito per l’urgenza delle situazioni, almeno due settori d’intervento:
a) il mantenimento delle attività della raffineria ENI, operando in stretto collegamento con la Regione Toscana e con i Sindacati per far entrare Livorno nel tavolo nazionale sulla raffinazione e per costruire un coordinamento di enti locali che rivendichi l’impegno del Governo ad un’utilizzazione di una parte rilevante degli utili di ENI in opere di risanamento, rilancio industriale e di reindustrializzazione territoriale negli ambiti in cui l’azienda pubblica nazionale opera;
b) la salvaguardia del settore automotive, operando per favorire processi di stabilizzazione delle attività esistenti (disponibilità a costi certi di spazi e servizi ad uso industriale) ed utilizzando il riconoscimento di Livorno come area a crisi industriale complessa per tentare di progredire verso la realizzazione ed adozione di “Piani di riconversione e riqualificazione industriale” dentro cui ricollocare anche il personale disperso con le chiusure aziendali di questi anni.
5. Prevenire le ricadute negative sulla città, in termini di taglio di servizi pubblici importanti sul territorio e di posti di lavoro, conseguenti alle proposte di riordino della Pubblica Amministrazione avanzate dal Governo nazionale (DDL sulla PA).
6. Cogliere le opportunità di sviluppo: quella più urgente sono le riparazioni navali, da sempre un tema a noi caro, in modo particolare dopo la vicenda del Cantiere Navale F.lli Orlando, è indispensabile che l’Amministrazione metta tutti quanti gli attori interessati all’uso dei bacini per lo sviluppo di attività industriali in accordo per una gestione condivisa che massimizzi gli effetti economici ed occupazionali per il territorio. Lo strumento potrebbe essere quello di affidare la gestione ad una struttura quale il preesistente Consorzio od un analogo strumento coordinato dall’Autorità portuale. Abbiamo bisogno delle costruzioni e riparazioni di megayachts e delle riparazioni navali: questi comparti industriali devono essere in grado di esprimere tutto il loro migliore potenziale
Lorenzo Cosimi
( segretario federazione PRC di Livorno)
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