Povera mia Fortezza, come sei ridotta

Vorrei segnalare il degrado della nostra amata Fortezza Nuova. Sinceramente, era un bel po’ di tempo che non ne facevo visita, ma mi sono limitato ad entrare nella sala degli archi posta poco distante l’ingresso. Oggi facendo una passeggiata per il centro, sono passato per l’ingresso della fortezza e ho pensato bene di entrare e godermi il parco. Nell’entrare mi sono imbattuto in tre personaggi che parlavano tedesco e fiero della mia Livorno ho pensato che apprezzassero questa meraviglia. Ma dopo pochi passi ho capito che parlassero di ben altro. Qui mi sono vergognato di essere livornese. Si avete capito bene c’è da vergognarsi. Avere un patrimonio del genere e non saperlo valutare. Premesso che il parco è incustodito e non c’è traccia di guardiani, ma soprattutto è lasciato alla mercè di qualsiasi balordo che voglia spacciare o bucarsi come ho notato questo pomeriggio. Le cartacce per terra sono cosparse per tutto il parco, l’erba alta da la possibilità a chiunque di nascondersi per poi fare cose descritte poco sopra. E per finire tante zone chiuse o mal recintate. Se questa deve essere una zona della mia Livorno che deve rappresentarmi tanto vale richiuderla come fecero nella precedente amministrazione. Qui parte una retorica che va dal semplice consigliere comunale (una volta seduto sul seggiolone chi se ne frega degli altri), al modo di scegliere eventuali persone che dovrebbero occuparsi di valorizzare i pochi beni che abbiamo da mostrare. Ma secondo voi, che figura abbiamo fatto con quei tedeschi? Ho visitato molti paesi e molte città, e statene certi che un degrado come Livorno sta subendo in questi anni non l’ho mai visto. Ha ragione Allegri nel dire che Livorno si sta auto-distruggendo, ma noi contribuiamo ad accelerare i tempi. Spero che questa E-mail venga girata a Nogarin o che venga informato sui fatti. Le nostre casse comunali sono vuote ma per poterle riempire dobbiamo attirare quei pochi turisti che passano di qua e che andando via ricordino Livorno come una città, non di transito, ma da visitare.
Un livornese

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