Poche idee, taglio dei servizi e aumento delle tasse sotto l’albero di Natale dei 5Stelle livornesi

Leggendo i resoconti della cronaca politica dei giorni scorsi c’è da rimanere allibiti. I grillini si erano giustamente proposti come forza di cambiamento, insomma di voltare pagina nel governo della città, ma adesso quello che sembra mancare è proprio la pagina. Infatti si sono presentati in consiglio per discutere il ‘rilancio dell’area livornese’ senza un serio di documento programmatico da confrontare con i cittadini e con le opposizione. Senza idee sulla città, sul suo futuro sviluppo economico. Al contrario sembrano avere le idee chiare su come allontanare da questo territorio investimenti diretti pubblici e privati: dall’ospedale, al porto. E con essi le fonti di lavoro. Il marketing territoriale viene diligentemente svolto presentando gli investimenti nel porto e il nuovo PRG come “appetibile per le organizzazioni mafiose”. La Darsena Europa definita come la TAV.. ci chiediamo: avremo i NO-DE a Livorno (o meglio i NO-DEH!)?

Invece di fare sistema con la Regione e le Istituzioni locali, l’amministrazione appare in lotta polemica contro tutti. A 7 mesi dall’insediamento della nuova giunta i livornesi hanno capito che ci sarà un nuovo prelievo di tasse che penalizzerà la maggioranza dei cittadini più in difficoltà. Così come verranno duramente colpiti i fondi e le strutture commerciali e industriali. Questo a fronte di tagli consistenti a tutti i servizi comunali, mentre si espandono le spese correnti con i costi di mantenimento di una struttura politico-amministrativa amplificata e più costosa (rimborsi agli assessori, dirigenti, direttore generale). Una cosa è certa: i livornesi faranno bene a mettere da parte le proprie tredicesime per pagare le maggiori tasse nel 2015. Una manovra di bilancio, quella della giunta pentastellata, destinata anche a deprimere i consumi privati in città.
Il Direttivo di Livorno Democratica

Maurizio Bettini, Luca Biagiotti, Marco ristori

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