Aci: Illogica l’asfaltatura diurna

L'Amministrazione Comunale si è ancora una volta distinta per inefficienza, leggerezza ed approssimazione riguardo ai tre giorni di lavori necessari (continua)

L’Amministrazione Comunale si è ancora una volta distinta per inefficienza, leggerezza ed approssimazione riguardo ai tre giorni di lavori necessari per arrivare ad avere un’asfaltatura degna e definitiva della carreggiata della nuova rotatoria di piazza Giovine Italia. Ci risulta infatti incomprensibile come sia possibile pensare di interrompere in due la viabilità cittadina per portare avanti lavori ad un’unica e semplice rotatoria. Avremmo giustificato la situazione caotica venutasi a creare già dalle prime ore della mattina qualora si fosse trattato di un’emergenza, magari dovuta alla rottura di un tubo oppure causata dal cedimento strutturale improvviso di un ponte. Invece, posare un nuovo manto stradale non rappresenta certo un evento non pianificabile, bensì l’apertura e la chiusura degli annessi cantieri sono appuntamenti programmati nel dettaglio, ovviamente anche per quanto concerne l’orario di lavoro degli operai impiegati. Non può quindi che essere negativo il giudizio dell’Ente sulla specifica operazione condotta in primis dal Sindaco Nogarin che da qualche mese a questa parte ha preso in mano direttamente anche la delega alla viabilità. Non comprendiamo la logica controproducente secondo la quale i lavori sono stati eseguiti in orario diurno: sarebbe stata preferibile una differente parentesi temporale, magari notturna. Dalle 22 alle 6, ore in cui il volume di traffico lungo le direttrici interessate anche soltanto in via indiretta (gli ingorghi più consistenti si sono registrati sugli scali Cialdini ma anche in via degli Avvalorati, in via della Cinta Esterna e persino sino a piazza della Repubblica) risulta essere sempre e giocoforza notevolmente inferiore.
In subordine, si sarebbe potuta studiare una viabilità alternativa, ipotizzabile anche con la riapertura provvisoria di via Cairoli e della limitrofa via Ricasoli, al fine di raggiungere la parte a sud della città. Proprio di recente si è fatta un’eccezione a riguardo per consentire il passaggio dei mezzi pubblici, in conseguenza di un intervento di ASA protrattosi per settimane su alcune tubature di Corso Amedeo: non vediamo particolari impedimenti all’adozione di un’analoga soluzione temporanea, limitata ad appena tre giorni. In aggiunta alle lacune già elencate, c’è poi anche l’aggravante di una presenza carente sul posto di addetti alla direzione in sicurezza del traffico. Se si esclude l’intervento di una coppia di vigili all’incrocio semaforico di via San Giovanni e di un altro sparuto gruppo all’altezza dello stesso cantiere prossimo alla rotatoria interessata dai lavori, la Polizia Municipale non pare davvero essere stata un soggetto attivo e determinante ai fini di un quanto più possibilmente veloce e snello smaltimento degli ingorghi. Lo stesso semaforo di via San Giovanni tenuto operante come avviene in normali condizioni di traffico, descrive molto bene le poco lucide capacità organizzative di coloro i quali dovrebbero essere invece i principali esperti di flussi viari. Idem per la rotatoria di fronte al monumento dei Quattro Mori, abbandonata al proprio destino ed alla gestione nevrotica ed anarchica degli stessi automobilisti, spazientiti dalla lunga attesa e di conseguenza maggiormente inclini a compiere anche manovre azzardate e pericolose, pur di guadagnare tempo e strada. Perché non si è sfruttato il sistema di avvisatori luminosi ed interattivi già presenti lungo la strada al fine di segnalare in anticipo i forti rallentamenti, in modo così da permettere a qualche automobilista e centauro più attento di deviare la propria marcia, evitando anche di incrementare ulteriormente l’imbottigliamento?

Riccardo Heusch Presidente Commissione Traffico e Mobilità AC Livorno

 

 

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