Perché il Comune non aderisce al baby sitting?

Forse non tutti sanno (perché lo Stato fa di tutto per non pubblicizzare la cosa e per rendere il più complicato possibile la modalità di compilazione delle domande) che:

L’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n.92, introduce in via sperimentale, per il triennio 2013 – 2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi. (Link: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=8760)

Io trovandomi nella situazione suddetta ho cercato di documentarmi quanto più possibile sulla cosa ma senza ottenere grossi risultati. La domanda può essere compilata solo online e sul paragrafo dedicato alla presentazione della domanda sul sito INPS viene scritto questo: “Al fine di consentire l’accesso a detti benefici, l’Istituto pubblica, sul proprio sito WEB, un bando nel quale sono stabiliti i tempi e le modalità di presentazione della domanda da parte delle lavoratrici madri, nonché tutte le informazioni relative alla procedura concorsuale e gli adempimenti conseguenti alla formazione della graduatoria. La domanda deve essere presentata all’Istituto in modo esclusivo attraverso il sito WEB istituzionale, accedendo direttamente tramite PIN “dispositivo” (circolare n. 50 del 5/03/2011)”. Io ho provveduto a procurarmi il pin per poter presentare la domanda online, una volta entrata nel sito non c’è verso di capire in nessun modo dove e come compilare la domanda, allora ho posto un quesito all’INPS per sapere se il bando è aperto ed è possibile presentare la domanda, l’INPS risponde così: “Al momento siamo ancora in attesa del decreto ministeriale, quindi non c’è nulla di ufficiale”. Allora mi son detta mentre aspettiamo l’uscita del bando mi informo su quali asili comunali hanno aderito a questo disegno in via sperimentale, chiamo la struttura della nostra rete civica (Unità Organizzativa Attività Educative Via delle Acciughe, ) che mi hanno così risposto: “La vecchia giunta comunale ha ritenuto che siccome la legge era poco chiara nessun asilo comunale della mia città ha aderito a questa forma di incentivo”.
Tutto questo è vergognoso!!! Forse la giunta comunale non sa quanti soldi e sacrifici questi asili, che pur essendo comunali, costano alle famiglie e trovo inammissibile che questo comune in nessun modo cerchi di agevolare le famiglie che quotidianamente devono affrontare difficoltà economiche. Quindi chiederei, visto che abbiamo una nuova giunta comunale che questa possa rivedere la cosa e di inserire quanto prima tutti gli asili comunali della città di Livorno e di agire almeno una volta a favore delle famiglie.

Giulia Trumpy

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