Partito Comunisti dei Lavoratori: “L’appoggio a Nogarin? Uno scandalo politico a sinistra”
L’indicazione di voto al M5S da parte del blocco di liste “ Buongiorno Livorno” ( comprensivo del PRC) in occasione del prossimo ballottaggio cittadino è uno scandalo politico a sinistra. E non ha solo una valenza locale. Come PCL, a differenza di altre sinistre, abbiamo sempre combattuto il PD a livello nazionale e locale, rifiutando di mercanteggiare le ragioni dei lavoratori con assessorati o ministeri. Tanto più a Livorno la nostra contrapposizione al PD, partito padrone, è a prova di bomba. Per il passato, il presente , il futuro. La nostra stessa campagna elettorale a Livorno è stata contro il PD la più radicale a sinistra.
Ma non si può combattere il PD da sinistra dando sostegno elettorale al movimento reazionario a 5 Stelle: un movimento che persegue un disegno di Repubblica plebiscitaria basata sul dominio della rete e sulla soppressione di partiti e sindacati. Tanto più non si può, a fronte di un Beppe Grillo che proprio nel livornese ha inveito contro la “peste rossa”, dicendo a 3000 operai di Piombino finiti su una strada che le acciaierie dovevano essere chiuse da tempo. Le destre, e fra esse i fascisti, danno comprensibilmente indicazione di voto al candidato sindaco grillino Nogarin . La sinistra livornese non può farlo.
Non si dica che si tratta di elezioni locali, e non nazionali. In primo luogo perchè i principi non hanno un confine geografico e istituzionale. In secondo luogo perchè è del tutto evidente che la partita del M5S è ovunque politica e nazionale: ogni successo locale è in funzione di quella prospettiva, come lo è, su un altro piano, il blocco con lo xenofobo Farage in Europa. In terzo luogo perchè in ogni caso le politiche reali dei 5 Stelle là dove amministrano sono quelle delle privatizzazioni, dismissioni di beni pubblici, pagamento del debito alle banche pagato dal taglio dei servizi ( Parma, Ragusa, Pomezia): al pari ( e a volte persino peggio) di quelle ordinarie di centrodestra e centrosinistra.
Per tutto questo il PCL si contrappone ad ogni indicazione di voto al ballottaggio sia al PD che al M5S.
Non ci siamo subordinati in passato al vecchio bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra, a differenza di SEL e PRC. Non ci subordineremo oggi al nuovo bipolarismo Renzi /Grillo. A nessun livello e per nessuna ragione. Ci battiamo e ci batteremo ovunque, come sempre, per un polo autonomo del mondo del lavoro e degli sfruttati.
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