Ogni giorno si susseguono nuovi atti di arroganza da parte del Sindaco di Livorno

Ogni giorno si susseguono nuovi atti di arroganza da parte del Sindaco di Livorno e dei suoi Assessori. In dieci giorni a Livorno può accadere che di fronte ad una grave bocciatura politica di un atto importante come il bilancio consolidato l’ Assessore di riferimento dichiari: “non ci penso neanche a dimettermi”, che il Sindaco liquidi con una vignetta e una battuta una questione finita a giusta ragione sulle cronache nazionali, che si affidi ad un amico personale la gestione del Teatro cittadino e si facciano “spallucce” di fronte a chi chiede spiegazioni.

Di oggi la notizia di un ulteriore intollerabile atto di arroganza, di fronte ai Sindacati, che unitariamente chiedevano comprensibilmente salvaguardie occupazionali per i lavoratori impiegati negli appalti relativi al sociale, l’Assessore si permette di alzarsi ed andarsene dichiarando che non è compito dell’amministrazione “trovare posto di lavoro agli iscritti del sindacato” arrivando persino ad escludere che ci possa essere un confronto in futuro.
Dichiarazioni di una gravità inaudita che ancora una volta mostrano quanto gli amministratori a cinque stelle siano autoreferenziali, quanto giacobinamente credano di essere gli unici interpreti dell’interesse generale.
Questo atteggiamento da chi è chiamato a rappresentare le istituzioni è preoccupante e pericoloso, l’Assessore Dimigjini non può permettersi di scegliere con chi confrontarsi, ha il dovere di farlo con tutti e a maggior ragione con organizzazioni collettive come i Sindacati.
E’ legittimo nel rispetto dei diversi ruoli discutere con il Sindacato e magari non condividerne le posizioni, ma è davvero inaccettabile che se ne disconosca il ruolo di rappresentanza dei lavoratori.
Come PD continueremo a denunciare l’anomalia di quanto sta accadendo ogni giorno a Livorno e di certo non basteranno a tacitarci né le battute del Sindaco né tanto meno il mantra di chi, ormai in evidente carenza di argomenti, ripete ossessivamente “meglio quando governavate Voi?”.
Il M5S continui pure quanto vuole a denunciare gli errori veri e presunti commessi dal PD e dalle sue amministrazioni, ma dopo un anno e mezzo di fermo macchina del Comune di Livorno, il nervosismo dei suoi assessori è forse segno della raggiunta consapevolezza che l’incapacità dell’amministrazione è ormai sotto gli occhi di tutti.

Il Segretario U.C. PD Livorno
Federico Bellandi

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