Nei comuni obbligo di slot a più di 500 metri da luoghi sensibili
La notizia di quanto avvenuto ieri al Circolo ARCI Coteto, dove sono state ” svaligiate” tre slot machine svuotandole di 9000euro, ci offre la possibilità di segnalare la situazione di Livorno rispetto al gioco d’azzardo legale.
Le “macchinette” come quelle di Coteto installate in città, al 31 dicembre 2014, erano 1189, esattamente una ogni 135 abitanti.
Proviamo ad immaginare queli somme vengano “giocate” e a queste assommiamo innumerevoli “gratta e vinci”, lotto, scommesse, ecc. ecc. A tutti questi “giochi” gestiti e controllati dallo Stato si stanno poi aggiungendo i giochi on line, nei quali le somme giocate sono veramente incontrollabili.
A Livorno milioni di euro che ogni anno escono dalle tasche di cittadini, prevalentemente anziani, donne, disoccupati e giovani, illusi dalla vincita facile che “ti cambia la vita!”
Certo che la vita cambia, ma in peggio: pensioni e stipendi bruciati in pochi giorni, imprese fallite, famiglie distrutte, relazioni sociali annientate, il rischio di cadere in mano ad usurai e strozzini, prostituzione, e via dicendo.
Purtroppo è lo Stato italiano ad aver concepito tutto questo, nel 2003, mettendo in campo l’azzardo legalizzato per incassare su 87 miliardi di giocate (2013) circa 9 miliardi di tasse, con costi socio-sanitare derivanti dall’azzardopatia di circa 6 miliardi di euro: in Italia ci sono oltre 800mila Giocatori d’Azzardo Patologici!
E con la criminalità organizzata (mafie) molto interessata a questi mezzi come ottimi riciclatori di “denaro sporco”….
Libera propone alle Istituzioni locali, alle scuole e alle associazioni di affrontare il problema applicando la legge regionale 57/2013, che proibisce slot e simili a meno di 500 metri da luoghi sensibili (scuole, centri culturali e sportivi, parrocchie, case di cura, ecc) di cui i Comuni devono fare la mappatura, riduzione IRAP per chi disinstalla le slot dal proprio esercizio commerciale e ai Comuni chiediamo di ridurre IMU e TARI (il Ministero ha dato l’ok), così come chiediamo di proibire qualsiasi tipo di gioco d’azzardo nei locali pubblici dati in gestione ad associazioni o privati, un Tavolo cittadino (con Istituzioni,ASL, scuole e associazioni) per proporre iniziative e progetti di educazione all’uso del denaro rivolti alle scuole e agli adulti, proibire la pubblicità al gioco d’azzardo (vedi Milano), stabilire orari limitati di funzionamento (vedi Genova).
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