Naspi e cassa integrazione, soldi che non arrivano
Buongiorno gentile direttore,
le ho scritto anche qualche mese fa una lettera riguardo alla mia occupazione di casaintegrato, adesso dal 1° giugno sono disoccupato, da ottobre del 2014 fino al 31 maggio del 2015 sono stato in cassa integrazione, stamani leggo anche sul vostro giornale online della naspi dove saranno ritardati i pagamenti, vorrei metterla al corrente che dopo aver aspettato ben 9 mesi i finanziamenti statali della cassa integrazione in deroga, e che dopo l’arrivo di questi era in programma nel mese di giugno il pagamento di almeno le mensilità riguardanti l’anno 2014, è di questi giorni la notizia che l’inps ha bloccato i pagamenti, e le dico che 300 aziende solo a Livorno sono in questa situazione, il blocco dei pagamenti si dice sia dovuto, almeno per quanto riguarda la mia ditta Agenzia Espressi, a presunte ferie residue di un paio di dipendenti che sono rimaste prima della richiesta della cassa, chiedo a lei se è possibile dare visibilità a questo problema che si va a sommare al ritardato pagamento della naspi, immagini famiglie che da mesi, si parla di quasi un anno intero ormai, non hanno nessun reddito per poter andare avanti, la posizione dell’Inps sembra rigida nel non voler pagare quello che a questo punto ci spetta, dopo 30 anni di lavoro, mi sono informato personalmente sia alla regione, sia presso la mia ex ditta parlando con il titolare e con la consulente del lavoro che ha presentato le domande di cassa integrazione, dicono di essere in regola, ma quello che è più grave dicono di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’Inps per quanto riguarda tutta questa storia, mi chiedo, possibile che possano bloccare tutto cosi, dopo mesi che non abbiamo nessun reddito per poterci mantenere, senza comunicare la loro decisione, lasciando famiglie che stanno aspettando da mesi questi soldi in questo modo?, chiedo a lei e al vostro giornale di dare visibilità a questa situazione che si è fatta insostenibile, dopo non mi resta altro che entrare nella sede dell’Inps con qualunque cosa e iniziare a spaccare tutto, so che non è la maniera giusta ma dopo mesi non vedo altra soluzione, Manzi Stefano
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