Movimento 5 Stelle Livorno: il Pd e la sua "campalma" elettorale

Dopo otto anni di assoluto immobilismo, la gioiosa macchina da guerra della nostra amministrazione comunale si rimette in moto: dal letargo amministrativo riaffiora il restyling della Piazza Grande, inserita nel “progetto Modì”, versione più terra terra del progetto “Pensiamo in grande” (infatti anche noi nutrivamo dubbi su questa capacità…). Non ci interessa pubblicizzare il progetto, i quotidiani locali lo stanno già egregiamente omaggiando; ci preme invece porre l’attenzione sulla modica spesa di 1.070.073,61 euro più Iva comprensiva dell’acquisto di ben 12 palme della specie Phoenix canariensis, “le quali dovranno necessariamente essere più alte di 5 metri (lunghezza del solo tronco) e corredate di certificazione e quarantena per quanto attiene al Punteruolo rosso, verificata dal Servizio fitosanitario regionale.

Siamo andati a curiosare su Wikipedia” per avere notizia del Punteruolo rosso: e abbiamo scoperto che è un insetto ghiotto di palme, anche della specie canariensis. (Uno dei più temibili parassiti di questa pianta è il Rhynchophorus ferrugineus, noto come punteruolo rosso delle palme. Si tratta di un coleottero curculionide originario dell’Asia, propagatosi in Medio Oriente negli anni ottanta e successivamente a tutto il bacino del Mar Mediterraneo, rivelatosi resistente a tutti i mezzi di controllo convenzionali).

Incuriositi dal nasuto insettino, abbiamo approfondito l’argomento ed abbiamo scoperto che, nei siti delle regioni italiane visitate dal rubeo animaletto, compresa l’Emilia Romagna (Regione all’avanguardia per la lotta agli infestanti), ma anche su quello della nostra, la cura principale è l’abbattimento della pianta per evitare il propagarsi dell’infestazione.

A onor del vero, Regione Toscana inserisce nella brochure informativa anche misure di profilassi, ma è ovvio che si riferisca a piante già in situ, in quanto sarebbe assurdo prevedere misure così costose ed inquinanti per nuovi inserimenti, anche alla luce del fatto che “Curare le palme attaccate è possibile ma costoso e non del tutto scontato anche per problemi relativi alla salute umana: i trattamenti in ambiente urbano non sempre sono applicabili” Il Comune di Livorno ci rassicura che le nuove palme saranno corredate di “certificazione e quarantena per quanto attiene al Punteruolo rosso, verificata dal Servizio fitosanitario regionale”: siamo andati a controllare sul sito della Regione, ma di certificazione e quarantena nemmeno l’ombra; cercheremo meglio, ma è ovvia la considerazione che, anche se le palme che saranno acquistate sono indenni dal punteruolo non è detto che restino tali anche in seguito.

Ritornando ai 1.070.073,61 di euro più Iva: ma se si utilizzavano per dare una mano alle fasce deboli della nostra popolazione cittadina non era meglio?Giriamo la domanda alla nostra Giunta Comunale che magari risponderà:

“Livorno val bene una palma…”

Movimento 5 Stelle Livorno 

Riproduzione riservata ©