Il mio cane vivo per miracolo
Brutto episodio avvenuto nel parco di viale della Libertà. Il cagnolino di un uomo è stato attaccato e il padrone, una volta richiamato il suo animale, è scappato senza lasciare dati
Un cane di piccola taglia aggredito violentemente da un altro animale lasciato libero dal padrone. Il fatto è accaduto al parco di viale della Libertà domenica nel tardo pomeriggio. A raccontare la storia Gregorio Gentili che, tramite la sua pagina facebook, prima, e poi chiedendo aiuto a Quilivorno.it lancia un appello: “Chi ha visto qualcosa ci aiuti a trovare il responsabile”.
Ecco il suo racconto:
“Domenica 8 maggio alle 19, mentre mia zia portava il suo canino nel parco di viale della Libertà, un meticcio di media taglia color panna, aggressivo, ha attaccato Chopin, aprendogli la pelle letteralmente a metà e causandogli la bellezza di più di 50 punti di sutura (L’immagine sotto a quella principale, ingrandibile con un clic, potrebbe disturbare le persone più sensibili). Il padrone, un ometto con capelli biondi brizzolati, quasi bianchi e con una barbetta bionda, dopo aver richiamato il suo cane, mentre mia zia prestava soccorso al suo, ha pensato bene di defilarsi e battere in ritirata, senza lasciare né documenti né dati. Dei presenti nessuno ha cercato di aiutare mia zia eccetto un’anziana signora che l’ha accompagnata alla clinica veterinaria di Antignano. I cani sono pur sempre animali, e non mi permetterei mai di sentenziare un loro atto, ma quello che sentenzierei volentieri è quel grande uomo che ha scelto di infischiarsene di tutto quello che è successo e da vero galantuomo se ne è andato prima che qualcuno potesse anche solo chiedergli “se il tuo è un cane aggressivo, perché non gli metti la museruola e lo tieni al guinzaglio?”. Ovviamente non ero presente durante l’accaduto, ma se mai qualcuno avesse idea di chi fosse o per lo meno si può essere fatto un identikit me lo faccia sapere contattandomi sul mio profilo facebook o mandando un messaggio qua sotto, che gente così non merita di passarla liscia”.
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