“Mia figlia senza insegnante di sostegno. Pronto a incatenarmi ai cancelli”
A scrivere una lettera accorata è un padre. Si chiama Fabrizio Torsi, è il presidente dell’Associazione Paraplegici Livorno. Ma stavolta la battaglia per cui lotta non sono le barriere architettoniche che troppo spesso nella nostra città ostacolano la libertà di chi è costretto su di una sedia a rotelle. Stavolta la battaglia che combatte è per sua figlia affinché possa avere sin dal primo giorno di scuola un insegnante di sostegno.
“Il 15 settembre inizieranno le scuole. Mia figlia ha bisogno di una maestra di sostegno e dovrà affrontare gli esami di terza media, frequenta le scuole medie Pazzini. Come ogni anno resterà per il primo mese sola e vagherà tra i compagni di classe come una anima persa… Quest’anno però si cambia musica. Scrivo questa mia perché arrivi forte la mia denuncia agli uffici competenti, al provveditorato agli studi ed all’assessorato. Se mia figlia non godrà degli stessi diritti dei suoi compagni di classe, se torna depressa a casa perché rimpallata da una maestra ad un’altra, se non sarà seguita sin da subito mi incatenerà al cancello della scuola fino a che non verrà assegnato il sostegno che necessita la bambina”
Fabrizio Torsi
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