A due mesi dall’insediamento…manca ancora l’assessore al bilancio, ma non solo…

A 2 mesi dall’insediamento della giunta Nogarin (manca ancora l’assessore al bilancio) ci pare che la confusione politica e amministrativa sia molta. L’impressione emersa leggendo le linee programmatiche dell’ultima seduta del consiglio comunale è che manchi una visione d’insieme. Prima delle elezioni Nogarin si era espresso per la privatizzazione della Porto di Livorno 2000, dopo addirittura si è messo in testa di comprarla (con quali soldi?). Da un lato vuole vendere le aziende pubbliche non strategiche (quali sono?) e dall’altro vuole ripubblicizzare l’acqua (con quali risorse?). Noi siamo convinti invece che tutte le aziende vadano rapidamente privatizzate e che il comune eserciti realmente la funzione di controllore dei servizi come indicato dalla legge. Si è poi parlato di bus gratis per tutti, di riduzione delle rette delle mense scolastiche: scusate ma da dove vengono attinti i fondi per queste operazioni? Si vuole annullare il bando di gara sul Nuovo Ospedale senza dirci quali siano le conseguenze economiche di tale atto, che pagheremo noi cittadini tanto per cambiare. Sig. Sindaco, lei ha annunciato una Metropolitana di superficie senza sapere che negli strumenti urbanistici approvati dal precedente Consiglio Comunale questa proposta era stata approvata e deliberata? L’assessore alla Mobilità annuncia la chiusura di via Grande senza avere un’idea o un piano preciso oppure applicherà il progetto di Pensiamo in Grande, approvato dalla precedente amministrazione provvedendo alla eliminazione dei parcheggi di via Grande?
Abbiamo letto, con preoccupazione, di una occupazione “manu militari” del Consiglio di amministrazione del Goldoni con il Sindaco, il vice-Sindaco e un dirigente comunale e la relativa esclusione dei rappresentanti della Camera di Commercio. Ci sembra un’intrusione della politica nella vita autonoma di un ente culturale che dovrebbe avere e godere della massima autonomia e partecipazione delle istituzioni locali. Dove sono finiti i quasi mille curricula da cui attingere? I finanziamenti della Camera di Commercio saranno persi con questa operazione? Si sono valutate le conseguenze dal punto di vista delle contribuzioni per la Fondazione? Questa occupazione politica con la nomina dell’amministratore unico di AAMPS, ci fa pensare ad una totale assenza della classe dirigente condita da una totale mancanza di volontà nel costruirla rifugiandosi nel vecchio metodo delle nomine puramente politiche.
La sensazione è che al di là dei proclami, manchi una visione complessiva e soprattutto si persegua in un’ostinata autosufficienza rifiutando il confronto con le parti sociali, una situazione simile a quella del PD che ha perso le ultime amministrative. È passato ancora poco tempo per poter giudicare l’operato del nuovo Sindaco ma la città ha bisogno di vedere tradotto in fatti le aspettative che hanno prodotto il cambiamento alle ultime amministrative e non un ritorno all’antico ormai indigesto. Abbiamo necessità di indirizzare una città su una strada che non risponda più ai criteri dei decenni trascorsi, piuttosto occorre ricreare le condizioni per la produzione del reddito in tutti i settori: industria, artigianato, commercio, cultura. A questo proposito va attuata una politica che coinvolga in una relazione più stretta l’investitore privato con il pubblico. La partnership pubblico/privato nella attuale congiuntura economica è la leva per la crescita. Tutta la classe dirigente è chiamata a partecipare, allargandosi a tutta la parte della società civile (principalmente gli imprenditori) indispensabile al rilancio della città. Lasciamo al passato quella classe dirigente che si è dimostrata refrattaria, più propensa alla lamentela e al piagnisteo che all’impegno e al lavoro per lo sviluppo della città, per la sua modernizzazione culturale, urbanistica, turistica, commerciale.
Riccardo Prini

Membro del Direttivo Associazione

Livorno Democratica

Riproduzione riservata ©