Mare e inquinamento: sindaco, aiutaci a non farci uccidere

Caro sindaco Nogarin, noi Livornesi meritiamo ulteriori spiegazioni sul mare inquinato. Ti abbiamo votato per dare una colpo di spugna alle lobby ed all’inerzia che hanno governato in questi anni, ti sei proposto come un rinnovatore, non puoi cavartela con un cartello con scritto divieto di balneazione.
Il mare, l’aria è di tutti, di noi livornesi come di tutti coloro che ci abitano o che ci passano. Voi amministrazione e governanti avete il dovere di tenerci informati sui motivi e sulle cause per le quali questi beni preziosi diventino in qualche modo pericolosi ma sopratutto devi informarci su quanto sono pericolosi e per cosa.

Ho sentito parlare di scorie fecali in mare, ma come, abbiamo l’inceneritore e le scorie fecali finiscono in mare? E tutto il resto?

Qui sotto ti elenco parte di ciò che rende Livorno una pattumiera e che ci uccide giorno per giorno, tutti devono sapere e te per primo caro sindaco, così che un giorno nessuno possa dire “ma non lo sapevo”…

Livorno=record di tumori
la provincia di Livorno straccia quella di Taranto. Basta un’età media più alta per spiegare una differenza così evidente? O ci sono altri motivi? Ma per quanto possa sembrare incredibile, istituzioni locali e autorità sanitarie non ritengono necessario approfondire gli studi.

Rigassificatore
Non è una nave di passaggio, ma un impianto industriale inquinante e pericoloso, posizionato stabilmente davanti alle nostre coste. Questo impianto verserà ogni giorno 380.000 mc. d’acqua sterilizzata e raffreddata nelle nostre acque, alterando così l’habitat marino. Un impianto simile a Rovigo ha eliminato in due anni tutto il pesce della zone e ha riempito la costa di una schiuma putrida formata da materiale organico in decomposizione.

Inceneritore Aamps
dovrebbe farci arricchire tutti a discapito dell’inquinamento che produce invece costa, inquina e ci fa pagare ugualmente cifre altissime per lo smaltimento rifiuti
Sapete che esiste il consorzio ATO Toscana Costa? Informatevi su cosa è cosa dovrebbe fare e cosa non fa…

Raffinerie petrolchimico (e pensare vi è un quartiere tutto intorno) 
l’ingresso in Livorno dall’autostrada Fi-pi-li, a partire dagli svincoli che immettono nel sobborgo di Stagno (dove svettano le ciminiere della raffineria) o che delimitano gli adiacenti depositi costieri di carburanti, al confine con l’abitato turistico di Tirrenia. Un pesante odore di benzina, che diviene sfacciato nelle prime ore del mattino, quando a rilevarlo non è nessuna centralina istituzionale ma solo le narici dei giovani che rientrano dalle serate iniziate parecchie ore prima.

Centrali elettriche e chimica
Livorno seconda provincia italiana per emissioni industriali annuali di sette sostanze-paniere: diossine, mercurio, Ipa, benzene, Pcb, piombo e arsenico. Si tratta di sostanze scelte in quanto inquinanti, cancerogeni, mutageni (ovvero causa di mutazioni o alterazioni a carico del materiale genetico), teratogeni (che cioè modificano o alterano il normale sviluppo del feto) e neurotossici.

Petrolchimico (Cisternino ecc..)
Discarica di Vallin dell’Aquila, depositi di containers (situati proprio a ridosso del parco del Cisternino) A Rosignano gli stabilimenti chimici ogni anno sversano in mare 1449 chilogrammi di arsenico, 91 di cadmio, 1540 di cromo, 1868 di rame, 71 di mercurio, 1766 di nichel, 3218 di piombo, 15049 di zinco

Il CISAM sversa nel canale dei Navicelli litri e litri di acqua radioattiva derivante dalla dismissione del reattore.

Se questo non bastasse con Delibera n. 5 del 7 febbraio scorso il Consiglio comunale di Livorno ha approvato una variante al piano regolatore relativa alla zona del “Puntone del Vallino”, cioè un’area verde di circa 187mila metri quadrati (più di venti campi di calcio) che si trova tra il Cisternino e il Torrente Ugione con la quale permetterà nuovi insediamenti industriali.

Caro Sindaco, un appello: Aiutaci a non farci uccidere

Daniele,
un livornese esasperato

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