Lungomare, sveglio fino alle 2 per la musica. E’ possibile far convivere riposo e divertimento notturno? Pioggia di reazioni

Cosa ci faccio alle 2 del mattino alzato davanti allo schermo del mio computer invece che dormire nel mio letto? Ho lottato un po’ nel tentativo di riprendere un sonno subdolamente interrotto dal martellare prepotente di una musica da discoteca che mi entra in casa, per nulla attutita dalle finestre lasciate aperte per mitigare la calura estiva, per poi arrendermi al fatto che sono oramai irrimediabilmente sveglio.
Siamo in estate e come ogni anno è ricominciato il fenomeno della musica sul lungomare e degli stabilimenti balneari trasformati in discoteca. Con alti e bassi questa tradizione si è consolidata in un altalenare di feste sui bagni, notti bianche, notti blu senza dimenticare il fantastico triennio caratterizzato da “Italia Wave” e la sua maratona di eventi fino al mattino.
Tutte occasioni di svago, ma anche di musica fino ad ora tarda (o molto tarda) accolte evidentemente con entusiasmo dagli avventori e con un buon grado di tolleranza – talvolta rassegnazione – dagli abitanti limitrofi a tali luoghi. Ma questa sera, complice l’ora veramente tarda, una musica da pura discoteca, ed un DJ che con il suo berciare incita il suo popolo, il sonno si è dileguato e non mi sento dell’umore giusto per far parte di quella schiera di tolleranti. So già che pagherò le conseguenze di questa alzata inattesa domani mattina quando la sveglia – implacabile – mi richiamerà alle incombenze del giorno.
In attesa che ritorni la quiete e che il sonno riprenda il sopravvento, approfitterò del fatto che sono sveglio per buttare giù qualche riflessione.
Ogni anno, come dicevo, si ripresenta questo fenomeno peraltro comprensibilissimo ed adatto all’atmosfera estiva; la gente ha voglia di divertirsi e la sera non è raro rincasare tardi per aver cercato sul lungomare ristoro dalla calura del giorno. Così si moltiplicano le iniziative di intrattenimento spesso accompagnate da musica di vario genere. Tutto questo è certamente positivo ed è un bene che ci sia chi si prodiga per proporre tali iniziative. Però ad una certa ora i più rientrano a casa e vorrebbero trovare un momento di calma per poter riposare fino al mattino. Magari aspirano anche a farsi più di quattro ore di sonno dato che, in estate, non tutti sono in vacanza e molti si svegliano comunque il mattino presto per andare a lavorare o per svolgere altre incombenze. Non si tratta di scegliere se consentire il diritto al divertimento od quello al riposo; se si trattasse solamente di questo e se tale questione la si dovesse dirimere per mezzo di norme e regolamenti, la risposta sarebbe scontata – e non certo a favore della vita notturna. Ma per far convivere pacificamente il divertimento ed il riposo notturno è necessario maggior rispetto e buonsenso, da parte di chi organizza ed attua questi eventi e da parte di chi li autorizza. Ed il buonsenso dovrebbe suggerire che oltre una certa ora simili attività non dovrebbero essere svolte se non vi è la garanzia assoluta che le stesse non arrechino disturbo a quelle persone che – al contrario – vorrebbero riposare.

Questa notte – evidentemente – qualcosa non ha funzionato ed io posso solo augurarmi che sia stato un caso isolato che non si ripeterà in futuro. Nel frattempo il DJ ha urlato ai suoi seguaci che sta per passare l’ultimo brano prima di terminare la serata, ed io accolgo la notizia con gioia, sperando che questo risveglio forzato non mi abbia definitivamente rovinato il riposo. Il silenzio è tornato a regnare e sono ormai le 3 del mattino.

 

 

Riproduzione riservata ©