Livorno, la salvezza è possibile. Noi vogliamo ancora crederci: lottate!

La trasferta di Milano ci ha lasciato in eredità solo rabbia. Per due motivi:

1) abbiamo assistito ad un arbitraggio indecente, con almeno un’espulsione non data ai rossoneri e due probabili rigori in favore degli amaranto non concessi;
2) la prestazione della squadra nel secondo tempo è stata indecorosa e indegna.
Sorvolando sulle decisioni arbitrali di tale Irrati di Pistoia (per non fare la figura dei piagnoni, anche se è lampante come la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega), concentriamo la nostra attenzione sulla non-partita disputata dal Livorno nella ripresa, un qualcosa che ha fatto imbestialire più di qualche tifoso.
Siamo tutti d’accordo nel dire che è difficile continuare a giocare quando vedi che tutto ti gira nel verso sbagliato e tutto ti viene dato contro, ma sfaldarsi così non è concepibile. I remi in barca nessuno può permettersi di tirarli. Qui si deve lottare e sputare sangue. Invece a volte questo non sembra accadere. La squadra sembra essersi già rassegnata alla retrocessione. Ma siamo matti?! Ci sono ancora quattro partite da giocare e la salvezza non è poi così lontana come può sembrare. Che sia difficile è ovvio, ma non impossibile. Noi vogliamo ancora crederci. Dobbiamo crederci.
Noi domenica saremo ancora una volta sugli spalti del Picchi. Non per passare una giornata, non per abitudine: ma perché ci crediamo ancora. La società, lo staff tecnico, i giocatori devono capire questo. Dietro hanno una città che non vuole vedere teste basse, che non vuole vedere volti rassegnati, che non vuole già sentire parlare di serie B. Noi al Picchi ci saremo ancora una volta: adesso vogliamo risposte. Lottate!
Davide Lanzillo

 

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