Livorno al lavoro per la pace?

Signor Direttore,
Livorno mi auguro che sara’ coerente con l’impegno per la pace dichiarato in questi giorni e quindi varie iniziative sono da attendersi.
Le istituzioni,solo per fare alcuni esempi,potranno :
– resuscitare il gemellaggio con Bat Yam per equilibrare l’iniziativa EuroGaza;
– istituire gemellaggi o comunque progetti comuni con Arbil, Isis (tanto i grillini dicono che occorre parlare coi terroristi) ,Kiev,Mosca,Damasco ,Curdistan, anti Assad e magari anche,memori della recente visita del Dalai Lama,con il Tibet che e’ sempre occupato dalla Cina. Se poi vogliono spingersi in Africa non mancano di certo altre opportunita’;
– i “fiaccolatori per la pace”,seguendo la lista,hanno materiale per riempire qualche mese di presidi e fiaccolate;
– varie delibere di condanna per la “sproporzione delle forze in campo” sono facilmente approvabili dal Consiglio Comunale,viste le forze e le debolezze in campo;
– quelli del Refugio anche hanno tanti spunti per striscioni (ormai di libera affissione in citta’). Lo stesso striscione esposto per Effetto Venezia puo’ essere riadattato variamente ma potrebbero riesumare anche uno storico “yankee go home”.
Certo questo lungo elenco ha una pecca originaria,alla vista dei cosiddetti “pacifisti” di casa nostra: non si puo’ incolpare Israele.
Quindi,credo proprio che non vedremo un bel niente.

Bruno Barontini

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