Livorno non si piega: revocate tutte le misure cautelari agli imputati dei fatti della Prefettura

Il Comitato “Livorno non si piega”, costituito in solidarietà agli imputati per le manifestazioni del 30 novembre 1 e 2 dicembre 2012 organizzate dalla Ex-Caserma Occupata, accoglie positivamente la notizia della revoca di alcune delle misure restrittive che per un anno circa hanno imposto l’obbligo di firma a sei dei 22 imputati. Per tre persone infatti questa assurda imposizione ha avuto termine. La decisione assunta è sicuramente dovuta anche alle numerose mobilitazioni a sostegno degli imputatati, mobilitazioni che durante questo anno sono state continue e costanti, dando prosecuzione allo spirito di solidarietà che si era evidenziato già nella manifestazione successiva alle violenze poliziesche del 1 dicembre 2012 in piazza Cavour. Tanto più odioso risulta pertanto il fatto che per tre imputati le misure non siano state revocate. Le motivazioni addotte evidenziano la volontà di creare una discriminazione tra “buoni” e “cattivi”, tra “capi” e “gregari” allo scopo di dividere e indebolire il fronte della solidarietà che attorno a questa vicenda si è creato. Sono le stesse linee che hanno caratterizzato la prima udienza testimoniale del processo, svoltasi lo scorso 9 gennaio, in cui si è cercato puntigliosamente di dare corpo a una ridicola montatura: creare attorno a delle semplici manifestazioni un fumus eversivo per nascondere le responsabilità delle violenze messe in atto dalle forze dell’ordine. In questo delirio, dei luoghi di aggregazione vengono presentati come pericolosi covi e dei giovani impegnati in attività politiche e sociali diventano capi di improbabili strutture verticistiche.

Il Comitato Livorno non si piega:

– denuncia le discriminazioni pretestuose venutesi a creare e chiede l’immediata revoca delle misure restrittive anche per gli altri tre imputati;

– denuncia il tentativo di montatura evidenziatasi anche in fase processuale ai danni degli imputati

– conferma il proprio impegno a sostegno degli imputati e della libertà di espressione e manifestazione di tutti;

– sottolinea l’importanza della solidarietà che chiunque può esprimere partecipando alle varie iniziative.

Ricorda inoltre che è in atto una raccolta di firme per sottoscrivere un appello di solidarietà (a breve anche on line) che ha già raggiunto numeri importanti. Si invitano quanti non lo avessero ancora fatto a dare la propria adesione.

Per aderire all’appello scrivere a [email protected]

 Comitato Livorno non si piega

 

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