Livorno necessita di un accordo di “salvezza cittadina”

La presa di posizione pubblica del coordinatore di Città Diversa,fissata poi dalle chiare dichiarazioni in Consiglio Comunale di Marco Cannito, ha opportunamente tolto ogni residua prospettiva al tentativo del Sindaco: voleva allargare la maggioranza attraverso le indiscrezioni mirabolanti sui posti senza mai far cenno alla disponibilità di un significativo cambio nelle priorità programmatiche. Nelle medesime ore, le defezioni politiche già avvenute nel gruppo consiliare M5S e l’avvicendamento d’altro genere a breve, spingono a concludere che il Sindaco non ha più una maggioranza numerica sicura. Il che non scalfisce il ruolo istituzionale affidatogli dalla legge, ma rende ancor più precaria la sua azione fin qui conservatrice e incerta, nonostante il suo programma elettorale. Quando invece la città ha bisogno di scelte urgenti, almeno su alcuni punti, per iniziare a cavarsi dal baratro in cui le precedenti amministrazioni l’hanno fatta cadere e l’attuale non l’ha saputa sollevare.

I liberali livornesi ritengono che sarebbero assai utili due tipi di interventi, uno sullo stato del dibattito politico nel Consiglio Comunale così come si configura oggi e l’altro nella prospettiva delle nuove elezioni che prima o dopo ci saranno.

Il primo tipo di intervento riguarda le opposizioni consiliari, di certo quelle con radici politiche e non condizionate da iconoclastia personale. Le opposizioni, mettendo da parte ogni polemica su fatti antecedenti o progetti futuri, dovrebbero concordare tra loro in brevissimo tempo alcuni punti da realizzare con urgenza. Non è facile ma è fattibile, visti i rispettivi manifesti elettorali e tenuto conto delle linee dell’Amministrazione M5S. Una volta fatto, dovrebbero proporre al Sindaco un preciso accordo per realizzare almeno una parte significativa di questi punti affidandone l’attuazione ad una apposita integrazione della Giunta Municipale. Ciò consentirebbe una risposta efficace, seppure circoscritta, ai bisogni della città, che non si risolvono con le urla, le rassicurazioni e il conformismo.

Il secondo tipo di intervento riguarda i cittadini che non si riconoscono nell’attuale amministrazione e sono convinti che il fulcro della vita livornese sono le attività dei diversi cittadini e le loro proposte per l’amministrazione pubblica. Dovranno impegnarsi per costruire una lista all’insegna della salvezza cittadina che sia centrata sull’idea secondo cui amministrare significa fare davvero ciò che si dice di voler fare e sulla indicazione delle cose ritenute prioritarie per mantenere Livorno al passo con i tempi e quindi predisposta ai cambiamenti. Una lista di salvezza cittadina che non si chiuda pregiudizialmente a nessuno ma che tenga conto con rigore della coerenza dei comportamenti effettivi di chi voglia sostenerla e comporla.

Liberali Livorno

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