Livorno, il cinema e il FI-PI-LI Horror Festival: “Cento di questi orrori”

Livorno è una città ricca di spunti e creatività. Il suo rapporto con il cinema è da sempre profondamente empatico. Dicono molti che la luce di Livorno sia qualcosa di speciale dal punto di vista fotografico e pittorico. Dicono molti che a Livorno i volti conservano un’autenticità espressiva.
Livorno e il cinema, un binomio troppo spesso vincolato al rapporto di odio amore che Paolo Virzì ha da sempre manifestato nei confronti della sua città Natale, come se il rapporto tra il tessuto cittadino e un’espressione artistica ed economica come quella rappresentata dalla settima arte debba dipendere solo ed esclusivamente dalle valutazioni di uno stimato concittadino che con il cinema e con Livorno ha costruito la propria carriera.

La realtà è che questa città da sempre esprime operazioni culturali di assoluto rilievo, spesso relegate nel dimenticatoio dell’abitudine e dell’approssimazione, cementificate sotto il dogma ormai popolare del “A Livorno non c’è nulla”, osteggiate spesso dagli stessi operatori culturali che prediligono la coltura del proprio orticello rispetto a quello del giardino collettivo.

In questo contesto merita attenzione l’operazione che ha portato a Livorno il FI-PI-LI Horror Festival, giunto alla sua quarta edizione, capace di crescere nel tempo fino a diventare un punto di riferimento per gli appassionati del genere su tutto il territorio nazionale
Sgombriamo il campo da equivoci : il FI-PI-LI per Livorno non rappresenta solo un festival di genere ma l’UNICO Festival cinematografico-letterario presente sul territorio. Un Festival che ha scelto di espandere la ricca programmazione artistica (consultabile al sito www.fipilihorrorfestival.it) in gran parte della città sfruttando spazi polivalenti diversi ( Nuovo Teatro Delle Commedie, Cinema 4 Mori, Libreria Belforte, Fortezza Vecchia )e creando sinergie con realtà associative e istituzionali attive sul territorio ( Teatro della Cipolla, Scuola Carver Belforte, Camminatori folli, Le Salon du Cinema, Licaoni, Piccolo Teatro città di Livorno, Videodrome Industries, Comune di Livorno, Autorità Portuale, ) a dimostrazione di come la rete di collaborazione possa rendere virtuosi i circoli che troppo spesso sono rimasti, per citare E. Ionesco, nelle coccole del vizio.
Dal 23 al 26 Aprile Livorno, attraverso il Fi-Pi-LI, sarà luogo di una moltitudine di eventi: concorso di cortometraggi, prime visioni e anteprime nazionali, film restaurati, presentazioni di libri, spettacolo teatrali, approfondimenti e workshop. Un percorso che attinge dal vasto panorama italiano ed europeo ma anche dalle eccellenze autoctone (I Licaoni, Federico Frusciante, Carlo Bosco solo per citarne alcuni).

In epoca di presunte “barbarie” cittadine, quindi, salutiamo con piacere questa quarta edizione del FI-PI-Li Horror Festival, invitando tutti a vivere questo evento esteso, con la consapevolezza che l’esistenza di queste sacche di resistenza culturale è possibile solo grazie all’impegno di chi sceglie di non dare per scontato niente, di chi non si abitua all’orrore quotidiano ma sceglie di trasformare la paura in forza propulsiva.

Cento di questi orrori.

Marco Bruciati – Gruppo consiliare BuongiornoLivorno

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