Livorno Democratica: sei domande all’amministrazione su Aamps e Tpl

E’ buio totale dal Comune su AAMPS e Trasporto Pubblico Locale (i bus). Apprendiamo dalla stampa che le imprese legate a AAMPS azzereranno straordinari e reperibilità poiché non riescono a riscuotere il dovuto dall’azienda dei rifiuti. Questo ci preoccupa e ci fa porre dei quesiti all’Amministrazione comunale. Il primo è: come influirà sul servizio di pulizia e di raccolta questa presa di posizione delle aziende fornitrici di beni e servizi? La città sarà più sporca? Ricordiamo che le imprese sono circa 100 tra attività continuative e fisse e si parla di diverse decine di milioni di crediti da riscuotere. Imprese che hanno dimostrato di essere fino a oggi affidabili e serie nella ricerca di una soluzione attraverso la moratoria. Alcune di esse, quelle più coinvolte nel business core con AAMPS, rischiano di chiudere e licenziare per colpa delle inadempienze di AAMPS. Quindi il secondo quesito è questo: com’è possibile che il Comune stia in “assoluto silenzio” di fronte a questa situazione drammatica? E’ il comune ora a riscuotere la TARI. Bene. Espresso in dodicesimi, dovrebbe essere di 2,8 milioni al mese quanto il Comune anticipa a AAMPS per il contratto di servizio. Evidentemente questo flusso di cassa non è sufficiente a AAMPS per pagare i fornitori. Terza domanda: per quale ragione? Si scaricano forse inefficienze aziendali sui conti economici delle aziende esterne? Sappiamo che il costo del lavoro (salario più contributi sociali e assicurativi) del personale AAMPS è tra i più elevati delle aziende partecipate e che il rapporto tra operai e impiegati in azienda è di 1 a 1. Può dipendere da questo? Come è possibile, quarta domanda, che a fronte di problemi di debiti così gravi verso i fornitori l’azienda si stia impegnando in un piano di assunzioni e di investimenti in nuovi mezzi? E’ possibile – quinta domanda – che su questa questione pesi anche l’incapacità dell’amministratore unico di fare finanza? E del resto, non ci stupirebbe di sapere che proprio i rapporti con le banche creditrici sono difficili a causa anche delle dichiarazioni politiche, una tra tante le future strategie industriali dell’azienda, che potrebbero creare o aver creato situazioni di incertezza negli enti finanziatori che devono riscuotere fidi. Altra grave questione è quella del TPL su cui nulla è dato sapere. Dopo la frettolosa approvazione del bilancio di previsione 2015, con i tagli lineari che sono stati deliberati, anche sul TPL cala la mannaia del taglio del servizio così come avvenuto per il sociale. Tuttavia ad oggi (e siamo già a fine a Febbraio) nulla si conosce su come e su dove saranno effettuati i tagli. Ciò induce molte preoccupazioni, non solo per il fatto che al mantenimento del servizio sono legati finanziamenti regionali vincolati alla gara, ma anche perché più il tempo passa più questi tagli saranno forti e concentrati nella ultima parte dell’anno. Quindi la sesta domanda al Sindaco e all’assessore Gordiani è: a che punto è la vertenza sul contratto integrativo aziendale e quale è il futuro dei nostri bus nell’arco di questi prossimi mesi?

Il Direttivo di Livorno Democratica

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