Liberali: chiunque sarà il candidato avrà un compito difficile
La settimana seguita al primo turno delle Amministrative ha confermato la pessima condizione politica in cui si trova Livorno. I due candidati, pur lontani dalla maggioranza dei voti, sono stati prontissimi nel continuare la sfida ciascuno da solo, rifiutando così quella più ampia convergenza di forze prevista dalla legge e indispensabile per ricostruire Livorno.
Il PD e la sua coalizione sono restati attaccati alla prospettiva gattopardesca di parlare di cambiamento proprio per non cambiare nulla.
Ciò, evidentemente, perché allargare le alleanze sarebbe costato il prezzo di far eleggere Ruggeri rinunciando alla maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio Comunale e al potere insindacabile.
Il M5S non ha a oggi presentato a Livorno altra identità che il riflesso dell’antiparlamentarismo di Grillo, condito per giunta da esasperazioni illiberali evidenti anche dalle sue alleanze europee e quindi – a parte i cenni sul rivedere l’Ospedale a Montenero e aprire all’Esselunga – può usare solo la volontà, assai forte tra i cittadini, di bocciare la prosecuzione del fallimentare governo locale a guida PD .
I Liberali ritengono che le scelte del PD non meritino certo la conferma, ma che purtroppo non si intraveda un organico disegno costruttivo per amministrare Livorno, neppure in caso di successo del M5S. Pertanto, nell’andare al voto come naturale partecipazione alla convivenza civile, i liberali ritengono opportuno si tenga presente che il candidato comunque eletto avrà, per sua precisa responsabilità e scelta, un compito assai difficile da valutare senza pregiudizi ma senza servilismo, nell’ottica del futuro della città e non delle opposte tifoserie.
All’elettore, padrone del proprio voto anche senza i grotteschi “permessi” che partiti e liste vorrebbero elargire, spetta valutare la propria scelta di voto o di partecipazione con la scheda bianca o con la scheda invalidata.
Liberali Livorno
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