Lega Consumatori: “Piazza Attias già in degrado, cittadini stufi. E la telecamera è sempre rotta?”

“Il 15 ottobre abbiamo raccolto l’ennesima protesta di cittadini e commercianti della zona di Piazza Attias – spiega Andrea Raiano, presidente della Lega Consumatori di Livorno – una delle piazze simbolo del degrado inarrestabile di Livorno”.
Chi vive la realtà di quella piazza e di quello spazio “si lamenta in primis della spaventosa lentezza dei lavori che avrebbero dovuto dare un nuovo volto alla piazza – continua Raiano -, e che invece non sono ancora conclusi, lasciando transenne qua e là, plafoniere impacchettate e altre varie amenità. Inoltre il discutibile valore artistico dell’opera è già in uno stato di considerevole degrado, vista la totale mancanza di sorveglianza della polizia municipale e la mancata sostituzione della telecamera, rotta dopo pochi giorni dall’inaugurazione”.
Raiano punta poi il dito sulla mancanza di verde pubblico. “La mancanza poi di spazi verdi dà al tutto una sensazione di freddezza e squallore – sottolinea Raiano -che certo non aiuta i cittadini a vivere questo spazio centralissimo della città. Stupisce quindi l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che, lungi dall’aver terminato un’opera si appresta già ad iniziarne un’altra (piazza Grande), anch’essa in modo che ha già sollevato critiche durissime dalla cittadinanza”.
“E mentre l’assessore Bettini dichiara che è già tutto programmato circa la nuova viabilità della città . conclude il presidente della Lega Consumatori-  in vista del nuovo ospedale, dando l’impressione di avere in mano la situazione, noi rispondiamo che l’albero si giudica dai frutti. Se il primo frutto della nuova Livorno è piazza Attias, con quella A che simboleggia l’inizio di un nuovo cammino di rinascita della città, noi valutiamo questo frutto acerbo, a causa dell’incuria e del poco rispetto di chi vive e di chi fa vivere una piazza: cittadini, commercianti, liberi professionisti, operai, impiegati, giovani e vecchi. Se anche una sola di queste componenti pian piano sparisce, Livorno muore”.

 

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