Le Carmelitane festeggiano il 500esimo anniversario

di Roberto Olivato

Si erge su di una breve altura, il Monastero delle suore di clausura, celato da alberi di alto fusto e fitta vegetazione, un filtro naturale tendente a separare la vita che si svolge fra le sue mura, da quella frenetica e piena di affanni della nostra quotidianità. Per la verità in queste ore un certo fermento è presente anche all’interno non solo della realtà di Antignano, ma anche in tutti gli altri monasteri Carmelitani. Infatti per il migliaio di suore Carmelitane Scalze sparse nel mondo e quindi anche per quelle residenti nel Monastero di Antignano, circa una quindicina, oggi è una vigilia particolare. Ricorre infatti domani 15 ottobre, il cinquecentesimo anniversario della nascita di Santa Teresa D’Avila, la riformatrice del loro Ordine, che sarà festeggiata domattina alle 8,30 nel corso di una S. Messa officiata dal vescovo Simone Giusti. Nata il 28 marzo 1515 Santa Teresa che è patrona degli scrittori cattolici e,  come S.Caterina,  Dottore della Chiesa, oltre alla riforma dei Carmelitani nel corso della sua vita riuscì a fondare diciassette monasteri.  Dalla sua morte, avvenuta il 24 agosto 1562, ad oggi i monasteri sono circa un’ottantina raggruppati in cinque federazioni: una nelle Filippine, tre nella Penisola Iberica e dal luglio del 2010 una anche in Italia. A Livorno le Carmelitane giunsero nel 1938 su invito dell’allora vescovo Giovanni Piccioni e da settantasette anni in religioso silenzio, è proprio il caso di dire,  pregano per tutti noi come ricordò all’apertura dell’Anno della vita Consacrata anche Papa Francesco:  “La Chiesa è una comunità in uscita, in partenza . Così come le comunità di clausura,  perché sono sempre ‘in uscita’ con la preghiera, con il cuore aperto al mondo, agli orizzonti di Dio”.

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