Istituire subito la Commissione di indagine sulla strage del Moby Prince
Il Senato della Repubblica ha respinto la richiesta di calendarizzare d’urgenza la votazione sull’istituzione della Commissione di indagine sulla strage del Moby Prince. La richiesta era stata presentata dal Movimento Cinque Stelle, tramite la Senatrice Paglini, per superare l’intasamento pre feriale dei provvedimenti da esaminare, ed è stata votata dal suo gruppo e da quello di SEL.
Il gruppo del PD, co-firmatario della proposta di istituzione della commissione, ha votato contro la richiesta di urgenza, facendola slittare a settembre e fissando l’operatività della Commissione a dicembre. Secondo le parole di Angelo Chessa e Loris Rispoli, presidenti delle due Associazioni dei familiari delle Vittime, questa decisione rischia di vanificare il lavoro della commissione “perché se la durata è di due anni, basterebbe il minimo slittamento, e si arriverebbe sotto nuove elezioni con decadenza automatica dell’inchiesta”.
Il Senatore Marco Filippi, relatore per il PD del provvedimento di richiesta delle Commissione, ha spiegato che il voto contrario del suo gruppo si deve al fatto che “dovevano essere conclusi i provvedimenti all’ordine del giorno previsto dal calendario dei lavori”. Scorrendo gli odg del Senato, troviamo i provvedimenti e le mozioni più disparate, non solo importanti argomenti istituzionali. Tornano alla memoria la partecipazione del Senatore Filippi alla commemorazione del 10 aprile scorso, le sue parole sull’impegno del suo partito per la promozione della Commissione d’inchiesta. Purtroppo, in un passaggio che poteva essere decisivo, le sue restano soltanto parole.
Ancora una volta si insultano le vittime della strage del Moby Prince, della più grande tragedia sul lavoro della storia d’Italia. L’impressione forte è che non si voglia accelerare l’iter di un soggetto indagatore per non mettere in cattiva luce Onorato e la sua Moby (Navarma all’epoca della strage), in particolar modo adesso che l’armatore sta portando avanti una complessa operazione finanziaria per l’acquisizione del 100% dell’ex Tirrenia. Infatti nel testo di indizione della commissione c’è un riferimento diretto all’accertamento completo delle responsabilità della sua Compagnia.
L’unica parola che sale alle labbra, in questo momento, è vergogna. Vergogna per l’insensibilità delle istituzioni di fronte al dolore lungo ormai 24 anni di centinaia di persone, vergogna per l’inettitudine dello Stato che in due mesi non riesce a realizzare ciò che ha affermato. Vergogna per la scarsa copertura informativa di questo grave fatto.
Basta con i rinvii, vogliamo l’immediata costituzione delle Commissione di Indagine sul Moby Prince.
Ivano Pozzi – Direttivo di #BuongiorrnoLivorno
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