Io livornese da 224 anni: continuiamo ad amare questa città
Nel 1790,Giovanni,soldato comune nella 5° compagnia,di stanza qui a Livorno, proveniente da Lucca, sposava Dell’innocenti Barbara, da quella unione, nacque Settimo, primo abitante della mia genia, 224 anni fa, a Livorno.
Tutto questo, certificato a cura dell’archivio storico del Comune di Livorno. Questa premessa, solo per certificare che da 224 anni, siamo Livornesi doc e ci teniamo; non certo per accampare qualcosa, ma solo per affermare, che ci teniamo a difendere questa nostra città, anche per far continuare, vivere, svilupparsi il ramo della mia genia. Credo giusto che chi è partecipe di una comunità, debba interagire con gli altri componenti anche al di la di opinioni politiche che possano far da freno al normale vivere di ogni comunità e quindi mai anteporre il proprio io di fronte all’interesse comune del noi. Ma se poi si è coinvolti nell’agone politico, mai lasciarsi andare a pratiche che escludano a priori idee diverse dalle proprie; ma cercare sempre e strenuamente dei punti di incontro e di mediazione, che sono il sale di ogni confronto democratico. Con questo spirito, credo che la continuità della genia installatasi a Livorno, 224 anni fa,contribuirà, come sempre fatto, a far vivere e crescere questa città, nata con le leggi livornine e con spirito di accoglienza, che è la cifra anche della nostra Regione Toscana. La prima al mondo che abolì la pena di morte, con la prima legge penale in base alla quale fu abolita la pena di morte: la legge del Granducato di Toscana del 1786 Il sottoscritto, ha cercato, con questo spirito, a mettere, mattone su mattone, il proprio contributo e sinceramente credo di aver fatto bene.
Un Livornese, di questa lunga catena, Barsotti Sergio
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